A Messina è partito oggi il provvedimento disposto dal governo regionale, volto a limitare al massimo gli spostamenti fino al 31 gennaio. Per la terza città dell’isola, una sorta di lockdown di 15 giorni, viste le numerose criticità registrate nelle ultime settimane con numeri incredibilmente in crescita. Una zona rossa, premeditata già da un po’ e partita proprio oggi lunedì 11 gennaio.
La follia del sindaco
Fin qui, tutto ben condiviso dalla popolazione. A lasciare sorpesi i cittadini, è stato invece un aspetto dell’ordinanza firmata ieri dal sindaco De Luca, circa le chiusure di alcune attività di assoluta necessità ed esigenza sociale primordiale. Tra i vari esercizi commerciali e attività giustamente chiuse vista la critica situazione, il primo cittadino aveva optato per la chiusura degli alimentari tra lo sgomento generale.
La rettifica
Ieri sera, il sindaco di Messina, resosi conto della gaffe commessa è ritornato però sui suoi passi. Dopo una diretta Facebook andata in onda intorno alle 23:50, e tramite un post apparso sulla sua pagina ufficiale, è stato ribadito infatti che gli esercizi di vendita degli alimentari rimarranno aperti da oggi e fino al 31 gennaio. Stesso destino per farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccai.
L’invito di razza
Lo stesso assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, aveva invitato De Luca ad una revisione della sua ordinanza: “Si tratta, chiaramente, di limitazioni incompatibili con le primarie ed irrinunciabili esigenze di ordine sociale. Confidiamo pertanto in un provvedimento di rettifica”.
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