Con la Cavese, Rauti ha segnato a tempo scaduto la rete del successo rosanero.
“Di Palermo mi aveva parlato il Gallo: sono fortunato ad essere qui”.
L’articolo di Valerio Tripi su Repubblica loda il talento del giovane Rauti, che sin dall’esperienza con il Monza aveva fatto intravedere una dote innata: quella di farsi trovare, nel posto giusto al momento giusto. Gli sono infatti voluti solo 2 secondi per siglare il suo primo gol tra i professionisti, contro il Novara.
La prima rete con i rosanero è arrivata contro la Paganese, la cui dedica era tutta per la nonna originaria di Piazza Armerina; adesso contro la Cavese Rauti risulta ancora decisivo quando tutto sembrava arenarsi verso un pareggio, rilanciando i rosanero verso posizioni di classifica più ambiziose.
Eppure un’amara delusione l’ha ricevuta. Sperava di ricevere quell’occasione dall’Inter, faceva il raccattapalle, ed entrò in un partita di Champions tenuto per mano da Ibrahimovic, ma ai provini fu scartato dai nerazzurri.
Decide così di ripartire dal Novara e all’età di soli 15 anni il Torino bussa alla sua porta. Il suo obiettivo è render orgogliosi i suoi genitori, il padre operaio, la madre lavoratrice in un’azienda di merendine.
Gioca al Torino con i ragazzini più grandi a sedici anni mette insieme 12 presenze con l’under 17 granata, l’anno successivo gioca ventinove partite e segna diciassette gol.
Un rendimento costante che gli permette di crescere: in Primavera gioca trentacinque partite e segna otto gol il primo anno, quaranta partite e ventidue gol il secondo e
sette reti in tre partite l’anno scorso prima di esser notato dal Monza.
Nel giro della Nazionale, con l’under 18 ha messo a segno anche 4 reti. Quattro presenze anche con l’U19 impreziosite da una rete. Il vizio del gol non è mai mancato a Rauti che ora a Palermo vuole continuare a stupire e il Torino non vuole lasciarselo scappare.
Un ragazzo che ha tanti sogni ma ha anche l’umiltà di crescere e migliorarsi: nel momento peggiore del Palermo,quando la squadra è stata colpita dal Covid, ha saputo ritagliarsi il suo spazio.
Tanti i sogni nel cassetto del giovane Rauti, dalla serie A alla Champions, così come i modelli e non nasconde di aver osservato anche Andrea Belotti: “Intanto, provo a scrivere il romanzo del Palermo. Sono fortunato ad essere qui dove sono passati grandi attaccanti: a Torino Belotti e Sirigu mi hanno raccontato cose straordinarie. Che fortuna essere qui“.
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