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Bamba e quel Napoli-Palermo. La (breve) storia di “Sol” in rosanero

Una notizia terribile ha scosso il mondo del calcio: Souleymane Bamba è stato colpito dal linfoma non Hodgkin. Stiamo parlando, tristemente, di un tumore maligno che origina dai linfociti, ovvero le cellule principali del sistema immunitario. Il difensore ivoriano ha già avviato il ciclo di cure chemioterapiche: ne ha dato direttamente notizia il suo club, il Cardiff City.

Lo splendido messaggio di Antenucci

La famiglia del calciatore chiede cortesemente riservatezza, ma non vuole che i tifosi facciano mancare il loro supporto. Così, con grande tempestività, la società gallese ha già fatto sapere che “tutti i messaggi da trasmettere a Sol possono essere inviati a [email protected]”. Potrete quindi anche voi lasciare il vostro messaggio d’auguri a Bamba, come d’altronde ha già fatto Mirco Antenucci, l’attaccante del Bari. I due sono stati infatti compagni di squadra in Inghilterra, quando vestivano i colori del Leeds: “Forza Sol Bamba, ti aspetta la partita più difficile della tua vita ma ce la farai. All the best Cap.

Bamba, il difensore giramondo

La carriera di Bamba, oggi 35enne, è fatta di grandi viaggi e avventure per il mondo: oltre al Galles, l’ivoriano ha collezionato presenze in Scozia, Turchia, Inghilterra e ancora in Italia. Nell’agosto del 2014 infatti, Sol Bamba sbarca in Sicilia per la sua prima esperienza nel nostro massimo campionato. La squadra è il Palermo di Beppe Iachini, neopromossa dopo la splendida cavalcata dell’anno prima in Serie B. Bamba, alle sue prime parole da rosanero, dichiara: “Ho scelto Palermo per due ragioni: mi ha convinto il progetto, è veramente interessante e sono felice. Poi, nonostante le offerte ricevute da Germania e Inghilterra, avevo voglia di misurarmi col campionato italiano”. In una difesa già ricca di elementi di esperienza come Terzi, Giancarlo González e Muñoz, l’ivoriano sembra comunque potersi ritagliare un ruolo di primo piano.

Tuttavia, nonostante le aspettative della piazza, legittime poiché il difensore aveva fatto il giro dell’Europa e disputato due mondiali, Bamba guarda le prime tre partite dei rosa dalla panchina. D’altra parte, quel Palermo non sembra decollare: fa due pareggi contro Sampdoria e Inter e perde in trasferta contro il Verona.

Dopo l’1-1 della domenica contro i nerazzurri, il Palermo deve tornare in campo pochi giorni dopo per il turno infrasettimanale contro il Napoli di Benítez. Complici anche gli infortuni occorsi a González e Muñoz, i due titolari della squadra, Bamba trova finalmente la sua grande occasione: mister Iachini gli offre infatti una maglia da titolare. In particolare viene schierato a sinistra, nel terzetto di difesa composto anche dallo sloveno Siniša Anđelković e da Terzi, due colonne portanti del Palermo dei record in Serie B.

Un esordio in crescendo…

L’inizio, però, è da incubo: in appena dieci minuti il Napoli si porta sul 2-0 con le reti di Koulibaly, al suo primo gol in Italia, e Duván Zapata. Sembra un esordio terrificante per l’ivoriano, che fatica a trovare la posizione, ma la gara cambia inaspettatamente volto. Tra le giocate illuminanti del duo argentino VázquezDybala e la cattiveria di Andrea Belotti, il Palermo si ridesta e porta il risultato sul 2-2 già al 25′. Bamba riacquista fiducia e fa valere la sua fisicità contro il possente attaccante colombiano. Tuttavia, soffre tantissimo la velocità e la freschezza degli esterni partenopei Mertens e Callejón e proprio allo scadere del primo tempo, si lascia scappare lo spagnolo che aggancia e firma il 3-2.

Nel secondo tempo, la partita è bellissima: il Napoli rischia di chiuderla, ma il Palermo fa male in velocità e sullo stretto. Su uno scambio ad altissimo coefficiente tecnico tra i due argentini, la Joya imbecca Belotti con un cross basso dalla sinistra: l’attaccante trova così in scivolata la rete del tre pari definitivo. Intanto, al settantesimo, uno stanco Zapata faceva spazio a Gonzalo Higuaín. Bamba non si lascia però scoraggiare dal nome altisonante del suo diretto avversario e regge bene il confronto. L’ivoriano termina quindi in crescendo la sua prima partita dopo un avvio molto difficile.

L’addio in sordina

Bamba può adesso costituire una valida alternativa per la difesa rosanero, ma Iachini nelle due sconfitte successive contro Lazio e Empoli gli preferisce il marocchino Zouhair Feddal. Nella partita contro il Cesena, prima vittoria in campionato del Palermo quell’anno, il Palermo ritrova González e Muñoz e i due si affermano da quel momento come i fermi titolari del reparto difensivo. Alla concorrenza subentra anche la sfortuna: Bamba si fa male e resta indisponibile per circa un mese. Al rientro però la musica non cambia: il classe ’85 non viene mai messo in campo e a gennaio viene ceduto proprio al Leeds, in Championship (la Serie B inglese).

Uno strano finale

La storia di Bamba al Palermo, una vera toccata e fuga, trova però il suo ancor più triste epilogo nel luglio 2019. La società dei famigerati Tuttolomondo, che aveva già mancato di adempiere all’iscrizione al campionato di Serie B ma attendeva ancora l’esito del ricorso alla Covisoc, si vede inflitta un punto di penalizzazione dal TFN. Il motivo è la mancata corresponsione al procuratore di Bamba di 330 mila euro, contrattualmente previsti a titolo di commissione per il trasferimento del calciatore. L’US Città di Palermo fallirà ignobilmente qualche mese dopo e la nuova società ovviamente non riparte da -1.

Così finisce la storia, esattamente all’alba del nuovo Palermo. In tutto questo però, non ci siamo dimenticati di fare i nostri più sentiti auguri a Sol, il giramondo che ha affrontato Zapata e Higuain nella stessa partita.

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