Da domani parte della popolazione scolastica palermitana tornerà a scuola, per questo motivo il Sindaco Orlando ha voluto aggiornare alcune norme anti Coronavirus a fronte del rientro. Così come previsto dall’ordinanza regionale emanata; infatti, scuole elementari e medie (solo la prima) torneranno in presenza. Una misura che insieme alle altre, secondo il primo cittadino, non determinerebbero la Sicilia in zona rossa bensì in un “rosa pallido”.
Proprio a fronte di tale considerazione, Orlando ha voluto inasprire e rendere ancora di più rigorose le norme attualmente operanti. Da domani quindi, sarà in vigore il divieto di stazionamento davanti a scuole ed istituti scolastici in modo da evitare assembramenti. Come da lui dichiarato: “Ho predisposto un’ordinanza che impone il divieto di stazionamento in ingresso e in uscita di tutti i plessi scolastici della città. I genitori potranno accompagnare i figli a scuola ma non potranno fermarsi a chiacchierare davanti agli istituti scolastici”.
Come manifestato nella conferenza stampa di questo pomeriggio, verranno intensificati i controlli affinché tutti rispettino le norme e adottino un comportamento conforme al periodo difficile che stiamo affrontando. Il Sindaco palermitano ha poi aggiunto: “Ritengo i provvedimenti presi assolutamente inadeguati per contrastare la pandemia. Serve il lockdown totale di due, tre settimane. Un periodo di tempo limitato accompagnato da ristori per evitare sei mesi di agonia”.
Il grido d’allarme del primo cittadino palermitano termina poi con un raccomandazione ai cittadini: “Faccio dunque un appello al senso di responsabilità dei cittadini. Deve prevalere un comportamento responsabile da parte di tutti“.
Ecco le parole del Sindaco Orlando su un post di Facebook:
“Leggendo con attenzione il provvedimento nazionale e regionale per la Sicilia “zona rossa”, si scopre che è in realtà un rosa pallido. Più pallido che rosa. Una “chiusura” che però obbliga alla chiusura praticamente nessuno (tranne le gioiellerie, gli antiquari e pochi altri), costringendo bar, ristoranti e locali pubblici ad una apertura azzoppata che non garantisce adeguati introiti ed allo stesso tempo non apre la possibilità di adeguati indennizzi.
L’ho detto qualche giorno fa e lo ribadisco: io chiedo un lockdown totale di due settimane, che permetta DAVVERO di combattere il contagio e allo stesso tempo permetta DAVVERO a chi ha diritto di poter chiedere adeguati aiuti economici. Con queste mezze misure rosa pallido rischiamo di avere altri mesi e mesi di agonia, rischiamo di arrivare all’estate in questa situazione di assoluta incertezza”.
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