Si è esteso il focolaio che giorni fa si è venuto a creare all’interno dell’edificio penitenziario Pagliarelli. Ad oggi sono 49 i detenuti positivi: due di questi presentano solo qualche sintomo febbrile mentre tutti gli altri non mostrano sintomi. Il contagio si pensa sia stato causato dai colloqui con le famiglie dei reclusi; a tal proposito molti hanno lamentato la mancata applicazione delle norme riguardanti il distanziamento sociale.
In pochi giorni sono stati effettuati 1300 tamponi di cui 49 sono risultati positivi. Ad esprimersi sulla vicenda è stato il garante per i diritti dei detenuti, Giovanni Fiandaca, che ha dichiarato: “So che da quando c’è stato il focolaio tra le guardie penitenziarie, sono stati avviati controlli ogni 15 giorni sugli agenti. Adesso alla luce dei nuovi contagi è necessario eseguire nuovi tamponi a tutto il personale. Mi dicono che è stato posticipato perché al momento le Usca sono impegnate nel territorio in altre emergenza. Ribadisco che invece bisogna eseguire i controlli per evitare che il contagio si diffonda visto che il personale amministrativo e gli agenti di polizia penitenziaria stanno a contatto con i detenuti”.
Nelle prossime ore verranno eseguiti screening di accertamento per personale amministrativo e per gli agenti della polizia penitenziaria.
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