Palermo zona rossa ? Una barzelletta…
Questa mattina, uscendo da casa per recarci al lavoro, pensavamo di trovare una città deserta o quantomeno con pochissime macchine in giro. Pensavamo che la zona rossa limitasse tanto i palermitani negli spostamenti e che la circolazione fosse ridotta al minimo indispensabile. Ma quando mai! Nulla di meno rispetto ad un normale giorno da zona arancione o gialla che sia. Perchè ormai si deve parlare così, a colori…
Abbiamo pensato, vabbè, sarà l’effetto delle scuole aperte, delle tante famiglie che accompagnano i propri figli a scuola. Sicuramente nel pomeriggio sarà diverso e si vedranno gli effetti delle limitazioni. Speranzosi di vedere qualche cambiamento grazie alle norme rigide introdotte, aspettiamo il rientro a casa. Già durante il tragitto di ritorno qualche sospetto comincia a crescere. Strade intasate e le immancabili doppie file ci accompagnano per tutto il tragitto.
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Giunti sotto casa, il sospetto diventa realtà: nemmeno un posto libero, un parcheggio piccolo e stretto. Ne’ in strisce blu ne’ in gialle o bianche. Un caos smodato, gente che litiga per un posto libero individuato centinaia di metri prima o conoscenti complici che si piazzano in un parcheggio appena liberato anche ore prima dell’arrivo dell’amico/parente pronti a rispondere a chi ha individuato il mitico posto libero “occupato”. Con le inevitabili “sciarre” del caso.
A fine giornata è ovvio porsi una domanda: ma siamo sicuri che oggi Palermo fosse una città in zona rossa? Perchè se così fosse sarebbe solo una barzelletta. E se ieri il sindaco ha definito le norme rosa pallido, dopo quanto osservato oggi si potrebbe parlare a ragion veduta di una zona bianca. O meglio di zona nera visto che le conseguenze di tanta libertà le paghiamo sempre e comunque noi palermitani che anche oggi facciamo registrare, in Sicilia, il maggior numero di nuovi contagi. E Palermo si difende bene se si contano 428 nuovi positivi in sole 24 ore, e ben 1239 negli ultimi tre giorni. Poi non arrabbiamoci quando ci dicono ” ve lo siete meritato“.
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Ma il problema, almeno per una volta, non sono i palermitani. Sono le norme che a fronte di quanto prevedono, consentono scappatoie e prevedono deroghe che si trasformano in u liberi tutti mascherato da zona rossa. Perchè, riflettiamoci bene: quante sono in realtà le attività veramente chiuse? Poche, pochissime e sembrano gli unici poveri disgraziati a dover “pagare la panella“.
P.S. E’ un discorso che vale per Palermo così come per tutte le città italiane da ieri in zona rossa.
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