Francesco Ghirelli è stato rieletto alla presidenza della Lega Pro. Insieme ai nuovi vicepresidenti Marcel Vulpis e Luigi Ludovici avrà l’arduo compito di guidare la categoria ancora a fronte della pandemia di Coronavirus in corso, che sta causando non pochi problemi. Economici e non solo.
“Sento una grande responsabilità perché dobbiamo puntare sulla sostenibilità economica, sulla riforma dei campionati e su una formula nuova del torneo di Serie C, oltre che sulla reputazione. Abbiamo alle spalle un anno complicato, i presidenti sono stati degli eroi per aver resistito ad una situazione di questo genere. Ormai è passato quasi un anno dalla prima partita sospesa in Serie C per la pandemia, da quel momento le fonti principali di finanziamento sono precipitate, ovvero botteghino e sponsor, mentre sono lievitati i costi legati al protocollo sanitario. Ne ho parlato col governo, abbiamo bisogno di ristori, di liquidità e serve che venga ulteriormente prorogato fino a giugno il credito d’imposta“, ha detto Ghirelli in un’intervista al Giornale di Sicilia.
E sulla possibilità di riaprire gli Stadi entro la fine della stagione: “Spero che torneremo a vedere il pubblico, anche perché vorrà dire. che il Paese starà meglio. Mi auguro che la curva epidemiologica scenda, poi bisognerà ragionare con l’autorità sanitaria e il governo sulle modalità per riaprire. A quel punto, spero che i play-off siano un’esplosione di pubblico, pur sapendo che non sarà facile riportare la gente allo stadio“.
Ghirelli su Palermo, Catania e Trapani
Infine, il presidente della Lega Pro si è espresso sulla situazione in cui versano le due squadre siciliane della categoria: “Il Palermo lo vedo bene. Il presidente Mirri ha costruito un percorso incredibile, sono onorato che il Palermo sia in Lega Pro. La Serie C non è facile, ma c’è un saggio progetto economico e sportivo. Si vedranno già nelle prossime settimane gli impegni che potranno assumere sia Mirri che Sagramola, perché possano portare un contributo in Lega Pro e anche a livello nazionale. Palermo è una delle città più gloriose del calcio italiano. Il Catania esce da una situazione complicatissima, si era temuto il crac e devo ringraziare le autorità di governo per aver dato una risposta molto forte. È stata una delle condizioni per tenere in vita la società e consegnarla ad un imprenditore ha voglia di misurarsi con un percorso al pari della storia del Catania. È un segnale: significa che nel Sud si può investire“.
E sulla vicenda relativa al fallimento del Trapani: “Da un lato – dice Ghirelli – è un dolore terribile per i tifosi, ma dall’altro è anche il segno di come le regole siano totalmente cambiate e di come funzionino. Chi si approccia al calcio deve sapere che ci sono le regole, senza più drammi come quello del Pro Piacenza“.
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