Sono ore di caos per i vertici del governo che, a causa di un ritardo nella consegna delle dosi del vaccino, dovranno al più presto rimodulare il piano presentato a dicembre scorso. Dopo la notizia di un primo ritardo che vedeva sfumare la consegna di 165 dosi, arriva il nuovo duro colpo: nuova riduzione nelle consegne del vaccino Pfizer.
Il commissario Arcuri ha così annunciato la notizia: “Non solo non verranno consegnate in Italia le dosi che sono state unilateralmente e senza preavviso non consegnate in questa settimana, pari al 29%, ma ci sarà una pur lieve ulteriore riduzione delle consegne”. A seguito della comunicazione, il Governatore siciliano ha tentato di acquistare autonomamente le dosi, manovra però che è stata immediatamente vietata da Roma.
A questo punto, il governo centrale dovrà ristabilire l’ordine apportando un nuovo piano di consegne affinché tutte le regioni del territorio nazionale abbiano le dosi necessarie per il proseguo della seconda somministrazione. A tal proposito, l’azienda americana non ha dato nessuna garanzia; attraverso un comunicato stampa ha fatto sapere che la distribuzione delle dosi ripartirà nell’Ue dalla settimana del 25 gennaio.
Con tali ritardi da parte dell’azienda farmaceutica, il Governo assieme alle Regioni e al Commissario per l’Emergenza ha già reso noto di voler procedere con un’azione legale congiunta nei confronti della Pfizer. Nel frattempo sul rinvio delle consegne piovono critiche: “E’ un ritardo molto preoccupante anche perché è stato comunicato tutto all’ultimo minuto. -come dichiarato il direttore Magrini- Se si tratta di un ritardo di una sola settimana le conseguenze potrebbero non essere così gravi”.
La commissaria alla Salute dell’Ue Stella Kyriakides: “il collo di bottiglia” nelle consegne dipende dalla scarsa capacità di produzione a livello mondiale da parte dell’azienda. E Per questo lavoriamo in modo costante con Pfizer-Biontech per sostenere la capacità e il rafforzamento della produzione nell’Ue”.
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