La notizia della piccola Antonella è immediatamente diventata virale: i genitori adesso hanno paura. La tragedia capitata nel cuore di Palermo ha toccato e turbato gli animi di tutti i genitori che hanno assistito ad una morte prematura a causa di una stupida sfida che gira nei social. Il mondo virtuale è ormai diventato pericoloso, da anni girano fra i giovani pericolose e sciocche “challenge” che se accettate da ragazzini o ancor peggio bambini, determinano quello che è successo ieri pomeriggio.
Non c’è stato nulla da fare per la piccola Antonella che, a seguito di una sfida che circolava nella piattaforma Tik Tok, ha provocato il suo decesso. Ad oggi quindi c’è un consapevolezza in più: è necessario un controllo più attento da parte dei genitori nei confronti dei figli, specie se così piccoli.
Quello che dice Francesco Zanca, papà di due figli che ha creato il gruppo Facebook “Genitori Connessi” è: “È una questione che va affrontata su tutti i livelli educativi. Come genitore devi conoscere i rischi che ci sono altrimenti non puoi spiegarli ai figli. Inutile anche pensare di vietare lo smartphone. Bisogna renderli consapevoli dei rischi. Abbiamo messo delle regole. Un tempo massimo di utilizzo e non si usa quando si mangia o si esce. La paura, però, c’è sempre”.
Ad oggi quindi i genitori sono consapevoli che è difficile vietare lo smartphone perché “tutti gli altri coetanei ne sono in possesso”, ma allo stesso tempo c’è il terrore di poter far cacciare i figli in grossi guai, a volte anche fatali. Un’altra mamma ha dichiarato: “Bisogna dialogare con i figli, ascoltarli, “sbirciarli” se è il caso. E poi serve una tutela normativa, non è accettabile che possano accadere tragedie come queste”.
Considerando che ad oggi il 17,6% dei bambini dai 4 ai 10 anni usa regolarmente il cellulare, l’allerta e il controllo dei genitori deve essere massima. Dai dati emersi da uno studio, i minori italiani vengono ad oggi definiti come “autentici precoci digitali”.
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