E’ tempo di vigilia. Alle porte il match che si disputerà domenica alle ore 12,30 tra Palermo e Teramo. La prima gara del girone di ritorno, che vuole aprirsi a una svolta in chiave di risultati e di mentalità per la squadra di Roberto Boscaglia.
Intervenuto nella consueta conferenza stampa della vigilia, il tecnico del Palermo ha parlato del momento che la sua squadra: “Si può allenare la mentalità, stiamo lavorando su questo aspetto, ma non da questa settimana, ma dall’inizio del campionato. Questi sono aspetti pure più importanti di quelli tattici, i giocatori devono essere bravi a fare uscire tutto ciò che hanno dentro. Qualcuno magari ancora non ha fatto uscire queste caratteristiche perché ci abbiamo lavorato poco, ma ancora non ci conosciamo bene. Si devono andare a toccare alcune corde, ci vuole tempo, ma a volte abbiamo ottenuto dei buoni risultati”. E sugli avversari: “Il Teramo è una squadra forte, rispetto all’andata sono cambiati. E’ una rosa costruita per stare tra le prime 3, ci aspetta una partita dura, tosta, contro una squadra che ha grande personalità. Servirà avere una fame più alta della loro per vincere“.
E sulle prestazioni dei suoi aggiunge: “Il problema non è il modulo di gioco, chi più chi meno si è trovato davanti la porta. Poi non abbiamo sfruttato, perché a volte c’è stata sfortuna o a volte i portieri hanno fatto grandi parate. Non è quindi un problema di modulo. Cambiare modulo per fare cosa? Per trovare più palle gol? La squadra nell’ultimo periodo ha tenuto un ritmo molto alto, e ultimamente abbiamo preso gol soltanto su un flipper impazzito contro il Bari, togliendo la gara contro il Francavilla. Non è questione di equilibrio o di modulo, dobbiamo occupare bene gli spazi ed essere aggressivi, possiamo giocare con qualsiasi modulo. Ho rivisto tutte le partite, non ho visto grande squilibrio a parte le partite contro Francavilla e Viterbese. Mi aspetto che da adesso in poi la squadra giochi col sangue agli occhi, tatticamente sappiamo stare in campo, tecnicamente siamo stati in campo. Se si gioca col sangue agli occhi sono felice, anche se si perde. Perché a volte le partite si perdono per dettagli, quando la palla finisce in una pozzanghera e si può prendere gol quando prendi 10 pali. Io voglio solo che da domani si giochi col sangue agli occhi“.
Una battuta, infine, sul mercato: “Con i dirigenti abbiamo sempre parlato, non solo ora che c’è stata la sconfitta contro il Francavilla. Rinfrancato dagli acquisti? So con chi ho a che fare e chi sono gli interlocutori, so come lavorano e che intelligenza hanno nella loro professione. De Rose è un giocatore che quando arriverà ci parleremo e vedremo cosa ci può dare, sicuramente è un giocatore esperto“.
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