Antonella è una delle tante vittime delle “sfide mortali” che girano sui social. La pericolosa challenge di Tik Tok ha portato via una bambina di 10 anni che ingenuamente ha perso la vita. Questa mattina la piccola è tornata a casa, tra le lacrime e il lungo applauso del vicinato del vicolo Schiavuzzo, quartiere Kalsa. La solidarietà mostrata dai concittadini e dai compagni di scuola che hanno voluto salutare Antonella regalandole un peluche e degli striscioni.
C’è una folla per strada solo per lei; le amichette di Antonella indossano un maglione con la sua foto e la frase: “non ti dimenticheremo”. Non si danno pace i parenti della bambina: “Ma come è possibile che quel porta asciugamani al quale era legata la cintura non si è spezzato?”.
Questa mattina l’autopsia ha riferito la risposta che tutti ci aspettavamo: la bambina è morta per asfissia. Mercoledì sera, con la scusa di andare a fare la doccia, Antonella ha messo il telefono su una mensola e ha riprodotto la challenge. Intorno al collo ha attorcigliato la cinta del papà: più avrebbe resistito senza respirare più avrebbe raggiunto l’obiettivo. Nelle prossime ore verrà analizzato il cellulare della bambina per capire se il folle gioco sia stato suggerito da qualche utente che l’ha contattata.
Dal primo esito dell’autopsia la bambina ha smesso di respirare a causa della cintura intorno al collo; adesso è da rilevare per quanto tempo la bambina è rimasta senza respirare. Dall’analisi del cuore e dei polmoni, i dottori che hanno eseguito i rilievi hanno constatato dei danni agli organi a causa dell’asfissia. Ancora in corso le indagini per acquisire ulteriori elementi.
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