Il segnale di Boscaglia è ormai chiarissimo: Martin e Floriano non giocano e forse non giocheranno praticamente più. La partita contro il Teramo è suonata come un punto di non ritorno: adesso la società dovrà seriamente intervenire, in un senso o nell’altro.
Martin è adesso l’ultimo del carro
Contro i pugliesi, mister Boscaglia non ha voluto nascondersi. Raccontiamo come sono andate le cose: Odjer era indisponibile per una botta rimediata in allenamento, lui che è un inamovibile del mister. Palazzi è stato invece lanciato in campo da centrale di difesa, nello stupore generale della tifoseria e sicuramente degli altri difensori della squadra. Forse questa volta, potevamo crederci, Martin avrebbe ritrovato il posto da titolare, anche se più per mancanza di alternative che per scelta.
Ma il mister ha preferito non considerarlo affatto, optando invece per Luperini e Broh: una bocciatura bella e tonda per Martin, dato che il francese è stato scavalcato da due mezz’ali reinventate mediani. E chissà poi cosa avrà pensato Martin, quando al 61′ ha fatto il suo esordio in campo Francesco De Rose. Stavolta il discorso non è di natura tecnico-tattica: semplicemente l’ex Reggina era arrivato a Palermo la sera prima, il che ha dell’incredibile.
Lo ha confessato lo stesso De Rose durante la conferenza stampa di presentazione, aggiungendo con tutta franchezza di non avere svolto alcun allenamento con la squadra prima della partita (“Sono arrivato la sera e poi l’indomani sono sceso in campo. Senza neanche un allenamento”). Probabilmente si tratta di un record: un calciatore che arriva la sera e gioca la mattina dopo è una storia che sentiremo poche altre volte a livelli professionistici. Allora il messaggio è più chiaro che mai: ora che rientrerà Odjer e che De Rose si integrerà con la squadra, il campo diventerà un miraggio per Martin.
Anche Floriano non gioca praticamente mai
Tuttavia c’è chi, in quanto a spazio concesso, saprà rivedersi nel “caso Martin”: stiamo parlando di Roberto Floriano. Ai nastri di partenza, l’ex Foggia rappresentava uno dei tasselli imprescindibili del nuovo Palermo 2021, l’uomo da cui ripartire per centrare la promozione diretta. Tuttavia, le attese non hanno trovato conferma nella realtà. Nelle ultime 6 partite del Palermo, Floriano ha raccolto a malapena 51 minuti divisi tra le sole Vibonese e Bari, con due panchine di fila nelle ultime due. Anche qui la situazione è limpidissima: pur di non fare giocare Floriano, Valente è stato riadattato ad esterno di sinistra e talora anche Rauti ha trovato spazio sulle fasce. Sulla corsia opposta, Kanoute potrà pure giocare male ma resta il titolare fisso della squadra.
Floriano-Martin… ma non solo
E, a voler essere sinceri, potremmo estendere il discorso Floriano-Martin anche ad altri calciatori della rosa. Ad esempio, il terzino Corrado non ha mai trovato spazio con continuità, nonostante il veterano Crivello non stia certamente facendo faville sulla sinistra. Vogliamo invece parlare di Doda? Il calciatore è ormai un oggetto misterioso: neppure l’infortunio di Almici ha fatto sì che l’ex Samp potesse giocarsi le sue carte. La nota lieta è forse Peretti che contro il Teramo ha ritrovato il campo, due mesi dopo l’ultima volta. E poi, dulcis in fundo, non possiamo non chiudere con il nome di Andrea Silipo: l’esterno di Roma è ormai diventato il ragazzo degli ultimi dieci minuti, ovverosia la soluzione disperata nella disperata ricerca del gol-vittoria.
Serve un confronto tra società e allenatore
Qualcosa chiaramente non va ed è arrivata l’ora di intervenire. Il campionato dice già ventunesima giornata, mentre il mercato sta per chiudere le porte. Società e Boscaglia dovranno, a fari spenti, confrontarsi una volta per tutte su queste situazioni ormai bollenti. La tifoseria, infatti, mugugna da tempo e domanda chiarezza sull’assenza prolungata dal campo di questi elementi comunque importanti. Boscaglia sembra godere della cieca fiducia della dirigenza. Se allora il mister non reputa i vari Martin e Floriano funzionali al suo gioco, la società cerchi pure di piazzarli sul mercato.
Avrebbe d’altronde tutte le ragioni per farlo, a questo punto: la prima è che, in un momento come questo di grandi difficoltà economiche, liberarsi di qualche ingaggio pesante potrebbe tornare utile; la seconda chiede invece di sfoltire la rosa, dal momento che il Palermo non ha più slot liberi a sua disposizione. In soldoni, il Palermo dovrà necessariamente dare via qualcuno se vorrà prendere qualcun’altro (Di Gaudio?). Serve quindi una soluzione definitiva e unanime, e anche molto presto
Da adesso in poi, la favoletta del “Tutti troveranno spazio…prima o poi” o del “Tutti sono importanti” non potrà funzionare più. Serve chiarezza e serve una svolta, quantomeno per raddrizzare una stagione che viceversa sarà un fallimento.
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