Pawel Dawidowicz, difensore di proprietà dell’Hellas Verona, è un calciatore fuori dal comune. Il polacco ha caratteristiche del tutto peculiari e, malgrado qualche infortunio ad inizio carriera, fin qui il suo sviluppo è stato esponenziale.
L’ESORDIO A PALERMO
Dawidowicz arriva a Palermo nell’estate del 2017 grazie all’intuito dell’allora direttore sportivo rosanero, Fabio Lupo. Il difensore era arrivato in Sicilia in prestito dal Benfica, con un accordo di massima sul riscatto, fissato attorno ai 3 milioni di euro.
L’esordio in maglia rosanero arriva il 2 settembre 2017, quando il Palermo vide la propria squadra smembrarsi a causa delle numerosissime partenze dei giocatori per le partite delle Nazionali e l’ostinazione della Lega Serie B a non rinviare le partite durante quel periodo.
Il polacco fin da subito mise in mostra grande duttilità tattica, una buona personalità e una grande capacità di impostazione da dietro. Tutte caratteristiche che lo rendevano utilissimo in più ruoli: accade così che il giocatore fu schierato – soprattutto da Bruno Tedino – da terzino, centrale difensivo e mediano davanti la difesa. Con l’arrivo di Roberto Stellone la musica cambia, e l’ex Benfica inizia così ad essere schierato soprattutto da difensore centrale.
A fine stagione il Palermo rispedisce temporaneamente il difensore al club di appartenenza, per avere la possibilità di trattare col club portoghese sul prezzo da pagare per l’acquisizione del cartellino. Tra una trattativa e l’altra, però, si inserisce l’Hellas Verona, che alla fine avrà la meglio.
INCANTA COL VERONA
Dopo 29 apparizioni totali con i siciliani, Dawidowicz si trasferisce a titolo definitivo all’Hellas Verona, squadra con cui gioca tutt’oggi. Il calciatore in Veneto trova probabilmente un ambiente a lui maggiormente congeniale, stando anche a quanto da lui stesso affermato nel corso di un’intervista rilasciata a L’Arena poco tempo dopo il trasferimento: “Palermo? Mi hanno accolto bene. È una città stupenda, come del resto Verona, ma i tifosi lì sono un po’ più invadenti. Meglio qui“.
Da questo momento in poi Verona diventa la casa del polacco, che inizia ad ingranare prestazioni sempre più convincenti. Dopo aver conquistato la promozione in Serie A con gli Scaligeri, il difensore passerà la prima stagione in massima serie sostanzialmente in panchina, accumulando nel corso di tutta la stagione appena 687′, riuscendo però a segnare un gol contro il Lecce.
Nel corso della stagione corrente 2020/21, invece, Dawidowicz sta incantando con la maglia dell’Hellas Verona guidato da Ivan Juric, attirando su di sé le attenzioni di numerosi club. Fino a questo momento il calciatore ha collezionato 17 presenze totali, accumulando la bellezza di 1.133′ di gioco. Un bottino niente male se considerato che siamo appena a metà annata sportiva.
UN CONTO IN SOSPESO
Con Palermo il giocatore ha un “conto in sospeso”. Niente di grave, o particolarmente preoccupante. Ci si riferisce, infatti, al percorso di maturazione del ragazzo.
Forse, più che un conto in sospeso, si può parlare di un “debito formativo”: grazie al Palermo, e alla visibilità che da questo ha ricevuto, il calciatore ha potuto ottenere la continuità che gli era mancata nelle stagioni precedenti – anche a causa di problemi fisici – e la sicurezza nei propri mezzi assolutamente necessaria per arrivare ad alti livelli.
Dawidowicz è ad oggi un grande atleta, ottimo per la Serie A e tra non molto tempo potrebbe esserlo anche per palcoscenici ben più importanti. Dietro al successo del polacco c’è anche un bel po’ di merito del Palermo e di Fabio Lupo, che credette in lui e lo volle portare fortemente nel capoluogo siciliano, da dove poi il calciatore spiccò definitivamente il volo.
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