Ilaria D’Amico, compagna di Buffon e giornalista sportiva, ha festeggiato suo marito che oggi compie 43 anni, in un’intervista rilasciata a “Tuttosport“. Tra le tante note positive, non poteva mancare un accenno al deferimento del TFN che ha colpito proprio il portiere della Juventus. I fatti, sono relativi ad una frase blasfema (una bestemmia) pronunciata dall’estremo difensore dei bianconeri durante Parma-Juventus del 19 dicembre scorso.
Con questo comunicato il TFN deferiva Buffon due giorni fa:
“Il Procuratore Federale, letti gli atti relativi al procedimento disciplinare avente ad oggetto “Notizie stampa in ordine ad una bestemmia pronunciata presumibilmente dal calciatore della F.C. Juventus Gianluigi Buffon durante la gara del Campionato di Serie A del 19/12/2020”, ha deferito lo stesso calciatore al Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare “per avere, nel corso della gara Parma-Juventus del 19/12/2020, all’80′ minuto di gioco circa, rivolgendosi al compagno di squadra Manolo Portanova, pronunciato una frase contenente un’espressione blasfema”.
In seguito a tale “processo”, è stata sentita proprio la compagna del portierone, che ha ammesso: “E’ una cosa che fa parte della sua toscanità. Nonostante la madre sia la donna più religiosa che conosca e Gigi stesso sia molto praticante, ci sono delle espressioni colorite che fanno parte del suo gergo. Se i nostri figli dicono una parola fuori posto lui si arrabbia moltissimo. E’ un gergo più legato al campo e sono curiosa di sapere se ha pronunciato ‘D’ o ‘Z’…di solito dice ‘Zio…’. Deve comunque cambiare espressioni, è il primo che ci resta male quando gli scappa”.
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