Moris Carrozzieri, beniamino della piazza rosanero, ex difensore del Palermo nelle annate più gloriose dal 2008 al 2011, è intervenuto durante la trasmissione “Zona Rosanero“, targata Tifosipalermo.it e Rosanero Unneghiè.
Dal 2014 l’addio al calcio: “Mi manca più lo spogliatoio che il campo. Non mi rivedo nel calcio di oggi, è cambiato tanto, è sceso molto a livello qualitativo“.
Il giocatore che più mi ha impressionato? “Cassano. Poi Antonio è fatto così…com’era nella vita normale era in campo. Se penso al Palermo, penso a Cavani, a Simplicio… a Miccoli poi nemmeno bisogna dirlo, sappiamo tutti che giocatore fosse. Mi vengono i brividi a ripensarci“.
L’esperienza che è rimasta più impressa: “A Palermo dovevo raggiungere dei traguardi, vedere 50.000 palermitani all’Olimpico è stata un’emozione incredibile, con più palermitani che interisti, ricordo ancora la vittoria sul Milan per 3-1, vincere a Torino con la Juve… con il Palermo mi sono tolto belle soddisfazioni”.
Uno sguardo tra passato e presente: “Quando Agliardi prese gol contro il Catania… tutta la squadra gli andò vicino, un errore capita a tutti. Prima di essere giocatore devi essere uomo. Penso che questi uomini oggi non ci siano più...E quello che in passato è capitato ad Agliardi, con tutta la squadra che è andato a consolarlo, non si possa più rivedere. Oggi nessun giocatore ha rincuorato Pelagotti, questo non è gruppo, si vede subito!”
Continuando ad analizzare la gara Moris continua: “Non si può prendere gol al 50′ e non aver reazioni per i 40 minuti successivi. E ancora: una squadra che deve salvarsi o raggiungere un obiettivo non prende ammonizioni in una partita? E’ una squadra senza sangue.
Simbolico quanto il Palermo di quest’anno questi due aspetti sottolineati, quanto diverso dal Palermo dello scorso anno: “Il Palermo dello scorso anno era più cattivo, perché c’era da raggiungere un obiettivo, vincere il campionato. Quest’anno vedendo anche l’organico, l’obiettivo sembra diverso, però non si può reagire così. Il Bari cosa dovrebbe fare? Ha speso infatti 10 volte di più del Palermo. Il Palermo non è stata allestita per vincere il campionato, deve lottare per arrivare tra le prime cinque e giocarsela ai play-off”.
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