Secondo l’opinione di molti, il Palermo avrebbe giocato ad Avellino il suo “miglior primo tempo della stagione“. Eppure, non soltanto la squadra di Boscaglia non ha fatto neanche un gol, ma non si è mai resa veramente pericolosa per tutto il corso del match.
Zero occasioni ma…il “miglior primo tempo della stagione”
Si contano soltanto un tiro da fuori di De Rose, probabilmente il più convincente dei suoi, e una conclusione dal limite di Kanoute, ma entrambe le occasioni non hanno certo impensierito il portiere avellinese Forte. Forse lo spunto più interessante potrebbe essere stato il cross al centro dello stesso Kanoute, spazzato in angolo dalla difesa irpina. Il pallone sarebbe in effetti potuto finire tra i piedi di Valente o Saraniti ad appena due passi dalla porta. Ma, anche in questo caso, non si può parlare di vera occasione da gol.
Allora, il problema è decisamente complesso e ad oggi difficilmente risolvibile. Se i primi 45 minuti di Avellino hanno significato il miglior primo tempo del Palermo, la pochezza della squadra rosanero è davvero disarmante. E nell’analisi non sarà neppure necessario prendere in considerazione il secondo tempo, nel quale il Palermo ha praticamente deciso di non scendere in campo.
Palermo, bisogna segnare per vincere le partite
D’altronde, il calcio è anche uno sport molto semplice in alcuni frangenti: se una squadra non segna, è impossibile che vinca. Sicuramente questa considerazione, assieme ad altre che avrete letto, sarà decisamente ovvia ma è opportuno ribadirla in questo momento. Il Palermo ha infatti il peggior attacco esterno del girone con soli 5 gol all’attivo, nonché lo stesso numero di gol che la Ternana ha rifilato alla Cavese in un solo incontro. Tanto per intenderci meglio, il Bisceglie ha segnato in trasferta ben 12 gol. Invece, le ultime della classe, ovvero Paganese e Cavese, stanno a 10: esattamente il doppio del Palermo, il dato è decisamente preoccupante.
In generale, la squadra di Boscaglia vanta (si fa per dire) il quinto peggior attacco del campionato con 21 reti totali su 22 partite giocate: fondamentalmente, in media, meno di un gol a partita. Perfino il Monopoli, quindicesimo in classifica e vicino ai playout, ne ha segnati di più (in totale 23). E ancora: il Palermo non segna due gol in una stessa partita da ormai due mesi. Bisognerebbe ritornare con la memoria a quel Palermo-Casertana 2 a 0 del 13 dicembre. Da quel momento in poi, il Palermo ha segnato nella bellezza di otto partite solo 5 gol, tre dei quali portano la firma del tanto criticato Lucca.
Palermo, adesso dovranno contare solo i gol fatti
Bastano quindi i numeri a descrivere la stagione decisamente negativa del Palermo. Contro il Bisceglie sarà obbligatorio vincere e per farlo, altra ovvietà, servirà tornare a segnare. Chiariamolo una volta per tutte: la classifica delle occasioni create, nella quale il Palermo sembrerebbe primeggiare, non assegna punti bonus per quella generale. D’ora in poi dovranno contare soltanto i gol fatti, che dovranno essere più di quelli incassati: concetto semplicissimo, con buona pace dei filosofi del calcio.
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