Palermo – Fine della luna di miele, i tifosi contestano Mirri
Le ripercussioni degli affanni della squadra sui sentimenti della “curva”.
Il presidente smentisce di voler vendere: “Ma tratto con soggetti solidi”.
La società va avanti col centro sportivo, gli ultrà rispondono con uno striscione.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Valerio Tripi sottolinea come il consenso che nutre la tifoseria rosanero nei confronti della società è ai minimi termini e a poco servono i progetti extra campo, l’accordo per lo stadio, il centro sportivo, le iniziative sociali o il concetto di appartenenza. Per i fans rosanero, la società ha disatteso le aspettative.
Gli striscioni comparsi al Barbera negli ultimi giorni attestano una discrepanza fra l’umore della piazza e le spiegazioni dei fatti da parte del club. Da viale del Fante si ribadisce la massima attenzione per la situazione della classifica ma anche la possibilità di capire se ci sono interessi da parte di altri investitori.
Mirri: “Non sarò un limite per il Palermo. Cerco acquirenti per una grande squadra”
Palermo e Mirri – L’accusa principale che muovono i tifosi al presidente Mirri è di aver rilevato la società senza avere i mezzi sufficienti per farlo e già qualche altro spera in un nuovo proprietario: inutile ribadire che la società è sana, non ha debiti ed onora tutti gli impegni sottoscritti.
La società di consulenza Pricewaterhouse Coopers ha fatto una valutazione del club di 15 milioni, stima che servirà anche a stabilire il valore del pacchetto di Di Piazza.
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