“Salvatore Baglione covava da mesi il desiderio di uccidere la moglie Piera Napoli”. Ad affermarlo è stato il gip Ermelinda Marfia a seguito delle prime indagini. “Gli iniziali sospetti della relazione extraconiugale lo avevano indotto all’aggressività alle minacce di morte ai danni della moglie, a comportamenti ossessivi volti a controllare la donna sino a quando, la notte prima dell’omicidio, l’uomo aveva visto la moglie mandare dei messaggi. La conferma della relazione extraconiugale da parte della vittima, si ritiene, abbia determinato l’uomo a porre in essere una condotta già programmata”, si legge sulle carte del giudice.
Ad avvalorare tale tesi sono stati anche i post pubblicati su Facebook sul profilo di Salvatore Baglione poche ore prima dell’omicidio di Piera Napoli. Messaggi colmi di rabbia. Molti di questi tratti dalla pagina DNA Criminale. “Non permettere a nessuno di rovinare la tua pace soltanto perché non trova la sua”. E ancora. “Il rispetto, gran bella parola peccato, non tutti ne conoscono il significato”. Frasi che, a seguito della morte della cantante neomelodica, appaiono agghiaccianti.
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