Gli arresti domiciliari nei confronti di Tanino Vasari sono stati revocati. L’ex attaccante del Palermo era finito nel mirino della Procura del capoluogo siciliano per bancarotta fraudolenta. Nel giro di pochi anni aveva dichiarato il fallimento di due società: “Pane…pizza e… srl”, che risale al novembre 2017, e “Caldo Pane”, a cui era poi subentrata “Caldo Pane soc.coop”. In base a quanto riporta l’edizione odierna del Giornale di Sicilia queste ultime due sarebbero servite a distrarre beni e capitali della prima azienda fallita.
“Rovinato dai debiti”. Il dribbling sbagliato di Tanino Vasari
Tanino Vasari nei giorni scorsi ha confessato e, a seguito della chiusura delle due società, è potuto tornare in libertà. L’attaccante ex Palermo, tuttavia, non naviga in acque favorevoli. Ha infatti rilevanti problemi economici e non ha più un lavoro. Per pagare i debiti con i fornitori ha anche dovuto vendere due appartamenti dal valore di oltre 400 mila euro. I debiti nei confronti dell’Erario, per mancato pagamento dell’IVA e dei contributi, erano di almeno 600 mila euro.
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