Spazzare via un po’ di malumori e allontanare gli stimoli distrattori era l’obiettivo di questo Sabato, cupo dal punto di vista climatico. Sotto il cielo grigio di Palermo, va però in scena una partita piacevole e “colorata”. Prima dalla pennellata che finisce sui piedi di Rocco, che al 7° minuto batte un goffo Pelagotti, e poi dai due timbri rosanero: il primo di Lucca, ancora un po’ acerbo ma sempre più decisivo per questa squadra e poi da Luperini, che oggi finalmente si è un po’ ritrovato.
Il “vecchietto” ritrovato
Ma le due reti del Palermo, sono nate da colui che oggi, a sorpresa, è stato schierato dall’inizio: Mario Alberto Santana. Se sta bene, cosa che probabilmente accade per la prima volta in questo campionato, il “vecchietto” deve giocare, perché alza la qualità in un modo impressionante. Suoi, sono infatti i due cross, da artista, dai quali nascono le situazioni da gol; nel secondo caso, direttamente suo l’assist al bacio per Luperini.
Croci e delizie di Sir. Lorenzo
Per il resto, nel primo tempo, molto meglio Rauti sulla fascia destra che Kanoutè, a cui la panchina farà sicuramente bene. Ottimo De Rose ancora una volta, male invece Pelagotti. Di questo portiere pare il club non possa più fidarsi così tanto. Nei primi 45 minuti, infine, croci e delizie di Lorenzo Lucca, con un buon gioco di squadra a fare da cornice: prima il gol, poi un fallo stupido su un cross che sarebbe finito sulla sua testa, e dopo il giallo per aver strattonato il portiere durante il rinvio. Insomma “Cose da ragazzi”, potremmo dire. E ci sta pure, visto che lui questo è: un ragazzo. Bisceglie, a parte il gol, mai pervenuto, come la maggior parte delle squadre che sono venute a giocare al Barbera, che poi spesso hanno però rovinato la festa ai rosanero.
Secondo tempo “allo spreco”
Il secondo tempo comincia con il sole che timido esce dal cielo di Palermo e con l’altro Palermo, quello del campo, che comincia a sprecare una caterva di occasioni. Così dopo 70 minuti pregevoli da parte degli uomini di Boscaglia, é fisiologico pure che arrivi il momento di abbassarsi e sapere soffrire. Neanche più di tanto, visto che poi il Bisceglie non è che abbia creato tutti questi pericoli dalle parti di Pelagotti. Alla fine, sono infatti i padroni di casa che la potrebbero chiudere, a 20 dal termine, con Lucca che sfida tutta la difesa pugliese e calcia alto, andando comunque vicino ad un gol che sarebbe stato da capogiro.
3-1, ma a cosa serve? A tutto o a niente!
Al 78° Valente arriva stanco sul pallone che avrebbe chiuso la partita, su un’azione cominciata da una spizzata morbidissima di Lucca. Insomma un buon Palermo, vivo, contro una squadra inferiore sulla carta prima, e sul rettangolo verde poi. La vittoria che è arrivata meritatamente, a cosa serve però? A tutto e a niente. Potrebbe servire per blindare la salvezza addirittura, oppure per rientrare in zona Playoff, o ancora per costruire le basi di un filotto che dovrebbe proiettare i rosanero in alto in classifica.
Futuro da scrivere…
Prima di pensare troppo al futuro, Boscaglia si gode intanto un Lucca straordinario, che timbra, sul finire di gara, addirittura la doppietta, fissando il punteggio sul 3-1. Si gode non più un giocatore che semplicemente sta “facendo il suo”, ma un bomber. Oltre alla certezza proveniente dalla bella gioventù, il mister di gela può gioire per un Santana ritrovato, che forse non se ne era mai andato veramente. Anche Luperini oggi ha riempito l’area con più regolarità, per finire poi all’ingresso in campo di Marconi, leader difensivo. Insomma le certezze, in un presente ancora buio, ci sono, ma del futuro se ne parlerà più avanti, molto… Più avanti.
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