Non è certo una novità: nel mondo del calcio, nella carriera di un qualsiasi calciatore, può cambiar tutto in un istante. Conta l’immediato presente, l’ultimo gol decisivo, a volte l’ultima giocata. Se Messi osa sbagliare una singola partita, allora non è più il campione di prima e comincia a sentire gli anni che passano. La settimana dopo torna magari il solito Messi, ovvero “il campione intramontabile”, “la leggenda sempreverde” E se l’esempio varrà perfino per sua Maestà Lionel (a segno sabato con due gol da fantascienza), tanto più mutevoli saranno le opinioni su di un giovane sbarbatello che gioca in Serie C, ovvero Lorenzo Lucca. Raccontiamo la storia del suo primo anno da professionista.
Lucca, un avvio in sordina e le tante critiche
Il ventenne di Moncalieri ha giocato una primissima parte di stagione decisamente al di sotto delle aspettative. La piazza, l’opinione pubblica, aveva quindi deciso di emettere anzitempo il suo verdetto: Lucca è un “brocco“, un mediocre, un “longu ammatula” e via dicendo. Eppure qualcuno ci direbbe che i giovani vanno aspettati e fatti sbagliare. E che serve a poco riproporre il modello Ajax o Barcellona, quando poi si affossano i propri ragazzi alla prima cattiva prestazione. Ma preferiamo non affrontare questi discorsi ormai fini a se stessi.
Tornando a Lucca infatti, questi doveva pure scontare una terribile leggerezza. Cosa era successo? Dopo il suo primo gol contro la Viterbese (giorno 2 dicembre), il giovanotto non si è più trattenuto, ma ha risposto per le rime peggiorando la situazione. Quel giorno alla gente importava poco della sua prima doppietta da professionista, del suo impatto finalmente felice sul match. Contava soltanto quel gesto, da immaturi e incoscienti. In città, le critiche divennero incessanti, se possibile ancora più forti di prima.
Arriviamo quindi a fine 2020, il Palermo si gioca l’ultima dell’anno contro il Bari. Lucca salva i suoi con una perla su punizione, ma per tanti conta poco. D’altronde, “se ci avesse provato altre mille volte, non avrebbe segnato mezza“. Quel gol era in pratica frutto del caso, del fortuito destino che aveva deciso di baciare Lucca in fronte.
I tanti discorsi sul carattere di Lucca
Il 2021 inizia invece malissimo: Lucca si presenta dal dischetto contro la Cavese e calcia fuori. L’episodio fa riemergere il lato sinistro del suo carattere. Lucca, infatti, “avrebbe calciato quel rigore con una certa arroganza“. Da fuori si osserva e si studia ogni dettaglio della sua rincorsa al tiro, da come ha posizionato il pallone a come ha calciato. Si trae una conclusione unanime: che Lucca non sarà forse un abile rigorista? No, che è un giovane presuntuoso.
Sta di fatto però che il ragazzino maleducato è diventato, nel frattempo, il fermo titolare dell’attacco del Palermo. Senza strafare, senza fare il fenomeno (che non è), senza impressionare. A quel punto cambia tutto, anche sotto l’evidenza dei fatti. La gente finisce pian piano per ricredersi, arrivando all’estremo opposto.
Ad Avellino, con Lucca squalificato, Saraniti ha giocato da prima punta e non ha fatto granché bene. A quel punto, il ventenne prima subissato dalle critiche è diventato l’elemento imprescindibile, il perno fondamentale dell’attacco del Palermo, il salvatore della patria. Ma come? Il mese scorso non era un “longu ammatula“? La doppietta contro il Bisceglie di questo sabato ha infine aperto le acque, forse definitivamente. Ne abbiamo letti di ogni sorta: “Lucca arriverà in Serie A”, “Ma è Luccaku o Luccandowski?”, “Lucca farà parlare di sé“. Anche il grande bomber oggi allenatore della Ternana, Cristiano Lucarelli, ha deciso di consacrarlo con grandi attestati di stima.
Poca fiducia nei giovani: ricordate La Gumina?
Un’avventura simile è toccata a tanti qui a Palermo. Ricordiamo, a mo’ di esempio, l’esperienza del palermitano La Gumina. Nella stagione 2017-18, l’ex Primavera rosanero aveva disputato un girone d’andata da comparsa, quasi da fantasma. In quello di ritorno, La Gumina ha invece convinto tutti con un bel gruzzoletto di gol, superando perfino Nestorovski nelle gerarchie di Tedino prima e Stellone poi. Il suo cartellino ha così raggiunto un valore di 9 milioni di euro e per quella cifra Foschi lo ha ceduto all’Empoli, club che solitamente non investe tanto su di un singolo calciatore. Tuttavia, momentaneamente, la carriera di La Gumina non ha avuto picchi straordinari e il calciatore potrebbe finire a giocare in Ungheria, nell’Honved di un certo Norbert Balogh.
Ovviamente, avremmo potuto fare esempi diversi, anche dal finale decisamente più lieto. Alcuni hanno infatti costruito carriere importanti (tra tutti Dybala), a fronte di altri che hanno invece deluso le aspettative, come Levan Mchedlidze, l’eroe georgiano di un pomeriggio di Torino.
Lucca, c’è ancora bisogno di (tanto) tempo
Per quanto riguarda invece il buon Lucca, parliamo per il momento di un buon attaccante di terza serie. Ha del potenziale importante, perché ha un gran tiro, un fisico notevole ed è molto forte nel colpo di testa. Ma, certamente, ha ancora tanti punti deboli, tra cui una mira non sempre infallibile sotto porta. Dovrà crescere, dovrà maturare, ma per farlo avrà bisogno di giudizi equilibrati e stabili. Non si diventa brocchi né fenomeni dall’oggi al domani, specialmente in un corpo da ventenni.
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Diciamo che è facile dire la piazza lo ha criticato lo stadio era vuoto e quando lui ha segnato ha fatto un esultanza polemica nei confronti della stampa che notoriamente di calcio capisce ben poco poi che qualcuno lo abbia attaccato sui social e lui sia finito nella massa di critiche per una stagione indegna è un altro discorso Personalmente ho sempre ritenuto che fosse un buon giocatore.
Lucca è un’ottimo prospetto ma basta guardare i gol divorati a tu x tu con il portiere e la difesa della palla per capire che ha ancora ha molta strada da fare per essere definito imprenscendibile.
Ma perché secondo te messi alla sua età non faceva degli errori Cavani Quante fesserie ha fatto a Palermo e la stessa cosa dybalaa forse un po’ meno Belotti scusa a uno che ha 20 anni che al primo anno tra i professionisti non si possono perdonare 15 errori in una stagione? Secondo me sì
Per carità non si tratta di non perdonare Lucca per i gol sbagliati ma attualmente non lo considero un calciatore che fa la differenza ,inoltre non si può fare un paragone con i vari dybala,cavani,belotti perchè loro a quella età giocavano titolari in serie A.
Lucca sta facendo bene, con tutte le occasioni che ha avuto avrebbe potuto fare molti più gol, è giovane e quindi è normale che sbaglia. Il problema è che segna solo lui, una squadra se vuole andare in serie B ha bisogno di 3/4 attaccanti forti.