A Torre del Greco si andava per vincere, solo per questo, visto che le possibilità di sbagliare per il Palermo sono rimaste pochissime, premettendo che l’obiettivo ad oggi è il 5° posto. Lo stesso, che i rosanero hanno messo nel mirino da Sabato scorso. Così si èassistiti ad un primo tempo a due volti: bene i primi 25 minuti degli ospiti, che dopo il gol hanno però smesso di giocare. La solita squadra vogliosa di dominare la gara nei primi minuti, con due occasioni clamorose già in avvio con Palazzi e Rauti. Poi il gol di Lucca, il 10° nella sua avventura rosanero, il 9° di questa stagione e il 1° in trasferta.
Il primo tempo “macchiato”
Sembra una storia di quelle che possono emozionare in positivo e invece, dopo la rete trovata su un imperioso colpo di testa del gigante ex Torino, il Palermo si è spento. Qualche errore di troppo in fase di possesso e l’iniziativa lasciata completamente alla Turris, che infatti cresce anche dal punto di vista delle occasioni fino a “bucare” le mani di Pelagotti. Non esattamente un periodo straordinario per l’ex portiere del Brescia, che prima non si chiama il pallone su un’uscita avventata che genera un’occasione clamorosa per i padroni di casa e poi, subisce il gol del pari su una botta dai 25 metri, forte si, ma centrale quanto mai.
Altra incertezza che costa ai rosanero il gol del pari, altra grossa responsabilità del portiere toscano. E così un buon Palermo, anche in fase difensiva a dire la verità, entra negli spogliatoi amareggiato ma reo di aver lasciato troppo campo alla squadra di Fabiano dopo il gol del vantaggio. Atteggiamento, che come detto è costato caro e ha permesso a Pelagotti di compiere l’ennesima frittata della sua stagione. Tutto sommato bene quasi tutti gli interpreti: forse sottotono Rauti, così come Valente, che al tramonto del primo tempo ha sentito dolore all’inguine ed ha stretto i denti fino al termine dell prima frazione.
Secondo tempo con “botti” e sofferenza
Il secondo tempo è cominciato con la sostituzione di Valente per Floriano, ma sopratutto con un’altra perla di Lorenzo Lucca. Il giovane attaccante di Boscaglia prima si vede negare la gioia del gol da una grande parata di Abagnale e poi colpisce sulla respinta corta per il più facile dei Tap-in. Da sottolineare anche il grandissimo cross di De Rose, letteralmente sulla testa del bomber nato a Moncalieri. Come nel primo tempo però, dopo il gol del nuovo vantaggio, quasi un calo fisico degli uomini di Boscaglia, o mentale, permette alla Turris di prendere coraggio.
Il Palermo visto dal 55′ al 90′ è una squadra in affanno. In mezzo, tanta confusione e un gioco spezzettato, non più dominante come nei primi 25 minuti del primo tempo e i primi 10 del secondo. Una squadra atipica, rispetto a quelle che sono le idee calcistiche di Boscaglia, ma che riesce ancora a tenere duro. Al 71′ è Marconi che in estirada salva il risultato, su un errore difensivo clamoroso di Accardi che mette Ventola a tu per tu con Pelagotti. Insomma i rosa soffrono, ma alla fine la portano a casa, da gruppo vero, anche soffrendo in certi frangenti.
Il Palermo si incolla ai Playoff, ora caccia al 5° posto
Una vittoria, questa, che salda con la colla il Palermo in zona Playoff e avvicina ulterioremente l’obiettivo minimo del 5° posto. Una vittoria tipica “da trasferta”, con il giusto mix di cinismo, tenuta difensiva e buona qualità in fase di palleggio. Adesso costruire un filotto è possibile, così come un futuro, vero questa volta. Un trionfo sofferto ma meritato in fin dei conti, nel segno di Lucca ancora una volta. Una trasferta trionfale che trova ancor più spessore in virtù delle assenze: su tutte quelle di Luperini e Odjer. Sembra si siano trovati i meccanismi, ma è ancora presto per sognare qualcosa di davvero importante e utile in ottica playoff, se prima non si trova la giusta continuità.
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