Palermo – Ma io non mi rassegno ad un posto play off a … “comegghiè”
Sarò un inguaribile ottimista, un sognatore, ma ogni volta che il Palermo vince mi viene la tentazione di guardare la classifica … e lo faccio. Lo ammetto. Non mi rassegno ad un campionato anonimo, non accetto il tirare a campare che tanti tifosi hanno scelto per mitigare la loro amarezza per un torneo che si aspettavano di ben altra levatura. Sono stato fra i primi a parlare di rassegnazione ma al minimo successo torna un minimo di speranza per qualcosa di meglio che non un decimo e anonimo piazzamento. Professionalmente ho bisogno di stimoli per andare avanti ma questo succede nello sport come nella vita.
Ed allora non mi rassegno ad un posto play off a … “comegghiè”. Termine che a qualcuno potrà far storcere il muso ma che fa parte dello slang comunemente usato.
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Anche perché, classifica e ottimismo alla mano, il distacco non è abissale. Il distacco da posizioni più nobili, più da prima gara in casa. Parlo di quinto-sesto e settimo posto. Nulla di che, per carità, ma già un piazzamento che consentirebbe ai rosanero di giocare in casa la gara secca del primo turno play off con due risultati su tre a disposizione (nel caso di pareggio passa la migliore in classifica) e non essere obbligati ad andare a vincere in trasferta nel caso di un piazzamento peggiore dei sopra citati.
In attesa delle gare di oggi…
Certo, bisogna aspettare le gare di oggi e mercoledì per avere un reale valore del distacco dal quinto-sesto o settimo posto, però ci sono tanti scontri diretti o complicati per le avversarie dei rosanero e se se il Palermo dovesse trovare un minimo di continuità, resto convinto che ancora ci siano i margini per una classifica migliore. Per questo non accetto la filosofia del play off a comegghiè: troppo semplicistica, troppo deresponsabilizzante. E a 7 gare dalla fine, certe responsabilità vanno prese.
Il vero problema purtroppo è quel minimo di continuità …
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Se il Palermo gioca come ieri contro la Paganese faremo pochi punti.
La differenza reti è pari a zero, quindi significa che su tre partite il Palermo fa una vittoria, un pareggio e una sconfitta, altre volte fa due pareggi e una sconfitta, altre volte due sconfitte e una vittoria, con questa media punti non possiamo arrivare quinti, serve continuità di risultati.
Purtroppo i buoni propositi e le belle parole dei giocatori e allenatore finiscono con mediocri prestazioni.
Carlo puoi avere tutto l’ottimismo di questo mondo, posso esserlo anche io ottimista, ma abbiamo battuto la Paganese che posso giocarci pure io e il Palermo non ti fa essere ottimista