Pasquale Marino ha vissuto al Palermo una vera e propria avventura mozzata. Arrivato nel giugno del 2019 col favore della piazza, è stato costretto ad andarsene in seguito alla mancata iscrizione al campionato dell’U.S. Città di Palermo.
PASQUALE MARINO AL PALERMO
La storia tra Pasquale Marino e Palermo probabilmente non ha avuto inizio a giugno 2019, ma leggermente prima. Eravamo nel maggio dello stesso anno, e lo Spezia, all’epoca allenato proprio dal tecnico siciliano, dettava calcio e bellezza al Renzo Barbera.
Il Palermo allenato da Delio Rossi ha dovuto prima rimontare il vantaggio spezzino per poi essere a sua volta raggiunto a fine primo tempo. Il match finirà 2-2, con Mato Jajalo e Stefano Moreo che hanno segnato per i rosa e Giulio Maggiore che ha strappato un punto ai siciliani grazie ad una doppietta.
All’epoca erano relativamente lontani i discorsi inerenti all’iscrizione al campionato, e ancor più lontani erano i pensieri riguardanti il futuro allenatore del Palermo. Chissà, però, che proprio quella partita non sia stata decisiva per convincere Pasquale Marino a puntare sul Palermo, e viceversa.
L’AVVENTURA MOZZATA…
Come già detto prima, però, l’avventura di Marino in Sicilia è stata letteralmente mozzata dai problemi societari che nel giro di pochi giorni hanno sovrastato il vecchio Palermo. Eppure gli ingredienti per fare bene, molto probabilmente, c’erano quasi tutti: un allenatore siciliano, bravo a lavorare coi giovani, molto navigato in serie cadetta e in grado di far esprimere un bel gioco alla squadra.
Peccato, però, che mancasse l’elemento decisivo per rendere quel mix un’unione vincente: la solidità societaria.
…CON UN FUTURO DA SCRIVERE
Dopo l’esonero con la Spal, Pasquale Marino adesso avrà un po’ di tempo per riflettere e decidere al meglio per il proprio futuro. Dopo l’avventura mozzata al Palermo, il tecnico non ha avuto delle esperienze estremamente felici.
Due avventure, prima con l’Empoli e ora con la Spal (lasciata comunque a soli 5 punti dal secondo posto), lo pongono in una fase della carriera molto delicata. È difficile ipotizzare, in questo momento, che l’allenatore possa decidere di scendere dopo 17 anni in Serie C, categoria che ha conosciuto l’ultima volta nel 2004 sulla panchina del Foggia.
Ma una cosa è certa: l’avventura mozzata tra Pasquale Marino e il Palermo, prima o poi, è destinata a riprendere. Il richiamo della Sicilia è difficile da rifiutare, e quel conto in sospeso col Palermo e la piazza rosanero potrebbe essere un motivo in più per rimettersi in gioco e accettare per la seconda volta la destinazione palermitana. Non oggi, non domani, ma dopodomani… chissà.
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È un allenatore che prende un esonero a campionato e le piazze dove va non vedono l’ora di liberarsene, voi auspicate un arrivo di questo elemento, come auspicavate l’arrivo di Boscaglia che è stato veramente disarmante… Ma per favore.
Allenatore mediocre, non lo vogliamo a Palermo.