I laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta hanno identificato il primo caso di variante inglese di coronavirus in un gatto.
La regione Piemonte ha comunicato a riguardo:
“Grazie al tempestivo intervento del Servizio veterinario dell’Asl di Novara che ha seguito con scrupolo le linee guida del ministro della Salute, i campioni del test sono stati trasmessi allo Zooprofilattico dove è stata diagnosticata la positività al Covid-19, e dove, a seguito di ulteriori accertamenti, è stata riscontrata la presenza della variante inglese”.
Il gatto vive a Novara, in Piemonte con i proprietari in casa ed a tutti è stata disposta la misura della quarantena per non diffondere ulteriormente il virus.
Bartolomeo Griglio, responsabile della Prevenzione della Regione Piemonte ha aggiunto:
“La positività del gatto non deve generare allarmi a causa della malattia dei loro proprietari, gli animali d’affezione si ritrovano a vivere in ambienti a forte circolazione virale. Non è dunque inatteso che anch’essi possano contrarre l’infezione, ma non esiste evidenza scientifica sul fatto che giochino un ruolo nella diffusione del Covid-19. Il contagio interumano rimane la principale via di diffusione della malattia”.
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