Vaccinarsi in chiesa il sabato di Pasqua: ecco l’iniziativa per 50mila settantenni

Un Sabato di Pasqua diverso quello di quest’anno. Infatti, 500 parrocchie dell’Isola potranno essere coinvolte nella campagna di vaccinazione anti-covid. Sino alla somministrazione di ben 100 dosi, di Astrazeneca che gli anziani dalla fascia d’eta dai 69 ai 79 anni potranno quindi ricevere.

La conferma arriva direttamente a seguito dell’accordo tra la Regione e la Conferenza episcopale siciliana.

LA LETTERA DELL’ASSESSORE RAZZA

“Quella di quest’anno sarà una vera Pasqua di rinascita — scrive l’assessore alla Salute Ruggero Razza in una lettera inviata ai parroci — e per questa ragione, avendo invocato l’aiuto e il contributo di tutti, i padri della Chiesa siciliana hanno raccolto il nostro invito a sensibilizzare tutti i cittadini affinché partecipino alla campagna vaccinale“.

A partecipare tutte le 18 diocesi siciliane, che nei prossimi giorni dovranno rendere noto l’elenco delle parrocchie dove sarà possibile vaccinarsi.

“A ciascuna parrocchia — spiega la nota dell’assessore — sono destinate fino a un massimo di 100 vaccinazioni (essendo comunque richiesto un minimo di 50 adesioni). Il target di riferimento è quello dei cittadini di età compresa fra i 69 e i 79 anni ai quali,nelle condizioni previste dall’autorizzazione degli enti regolatori, è destinato il vaccino AstraZeneca, che decine di migliaia di cittadini siciliani hanno già avuto somministrato“.

Lo step successivo entro il 31 Marzo è la comunicazione delle persone interessate alla somministrazione del vaccino. Poi porte aperte delle parrocchie in quella che sarà una giornata speciale. Presenti un medico, un infermiere e un amministrativo per la compilazione dei moduli.

Un’operazione che potrebbe essere estesa anche ai sacerdoti anche se sono da valutare i possibili sintomi del vaccino come dolori e stati influenzati che potrebbero compromettere la celebrazione della messa di Pasqua.

“L’auspicio — scrive l’assessore Razza ai vescovi siciliani — è che quella del prossimo 3 aprile sia soltanto la prima prova di un’attività espansiva della campagna vaccinale che possa essere ripetuta nel futuro”.

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