La soddisfazione dei sindacati per la salvaguardia dei posti di lavoro, già varato il calendario: sette le giornate fissate per giugno.
C’è una data per il ritorno in pista dei cavalli all’Ippodromo: il 22 Maggio. Un sogno che si fa concreto con il reinserimento dell’impianto nel circuito dell’ippica e che ne prevede già il pronto utilizzo.
Gare fissate per Maggio e Giugno, secondo il Giornale di Sicilia: dopo il 22 ci saranno le corse del 26 e del 29 maggio. Poi ben sette giornate fissate per Giugno.
Una notizia che giunge due mesi dopo l’inserimento della «Sipet srl» tra le società riconosciute per corse e scommesse nel 2021.
Cresce così l’entusiasmo tra gli addetti ai lavori e gli appassionati per la rinascita dell’Ippodromo, che già speravano lo scorso anno nella riapertura.
Nonostante il lockdown e alcune infiltrazioni mafiose con la vecchia società si sperava che l’impianto potesse rivedere nuova linfa già ad Aprile 2020.
Ma le nuove restrizioni anti-covid hanno fermato anche quella che voleva essere una “festa simbolica“.
“Non è stato facile portare avanti i lavori“, ammette l’ad Paccosi, che sull’ippodromo di Palermo continua a credere moltissimo come la socia Pinzauti e il padre di lei, Massimo.
Presto al lavoro anche i sindacati per provvedere a nuove assunzioni. Lo ha chiesto ancora ieri la Slc Cgil, il cui il segretario Marcello Cardella afferma: “Come sindacato ci siamo battuti per ridare lustro a un impianto che rappresenta un luogo di grande prestigio per la città, per il quale è possibile prospettare uno scenario di lavoro, sviluppo economico e attrattiva turistica“.
Un luogo che non sarà solo adibito all’ippica ma avrà sbocchi di tipo ricreativo, culturale e ristorativo, questo è l’obiettivo comune, perché- afferma l’amministratore della Sicet- “non è più possibile né lungimirante pensare a un ippodromo come questo senza altri utilizzi,
impensabile che possa reggersi solo con le corse”.
Il primo obiettivo è rendere agibile la struttura al più presto, un terreno che è stato reso impraticabile dall’opera di vandali e ladri che hanno saccheggiato qualunque cosa. Tra le operazioni più immediate anche la rimozione dell’amianto. Circa 7mila metri quadrati di tettoie di eternit da eliminare quando si attende l’ultimo sopralluogo del ministero per l’ok definitivo.
Poi verrà il tempo della parte tecnologica: maxischermo, cronometri, nastri e tecnologie di ultima generazione con la speranza di vedere presto anche il pubblico sugli spalti. Sull’inaugurazione si rimane cauti, il covid-19 rimane il padrone di tutto, ma sicuramente anche un brindisi per questo traguardo cittadino verrà fatto.
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