Un vero e proprio terremoto ha scosso la sanità siciliana.
Arresti e indagati, tra cui lo stesso assessore Razza, per aver alterato i dati in Sicilia.
L’isola infatti con quei dati, avrebbe lasciato la zona arancione per attraversare un lungo periodo di restrizioni in zona rossa.
A commentare l’accaduto, su Palermotoday, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando:
“Ho sempre ripetuto che la classificazione dei territori in base ai colori non andava e non va considerata come un concorso a premi né, tanto meno, una partita a poker dove bluffare per vincere di più.
La zona rossa, soprattutto se il Governo regionale e nazionale intervengono con i giusti ristori e sostegni alle imprese e alle famiglie, è lo strumento per salvare vite umane.
Più volte, fino a pochi giorni fa ho sollecitato e richiesto che fossero forniti ai sindaci e ai cittadini dati corretti, costanti e scientificamente validi.
Ancora oggi, però, i sindaci hanno dati contrastanti, incerti e non conoscono i dati sullo stato di occupazione dei posti letto“.
Per tale motivo, accelerando forse anche le procedure , annuncia il primo cittadino:
“Per tutto questo il Comune di Palermo si costituirà parte civile in questo procedimento giudiziario, visto che proprio sui dati si sono basate molte scelte e provvedimenti amministrativi in questi mesi. Come presidente dell’Anci Sicilia convocherò il direttivo per valutare tutte le iniziative da assumere ivi compresa la costituzione di parte civile e ogni altra azione a garanzia del rispetto del diritto alla salute di tutti e dell’esercizio corretto delle competenze comunali”.
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