Dati Covid falsati: bufera sull’Assessorato Sanità. 3 arresti, indagato Razza

Coronavirus Sicilia – Blitz dei carabinieri: i dati covid alterati per evitare la zona rossa. Tre arresti, indagato l’assessore Razza. Musumeci ingannato

L’indagine è condotta dalla Procura e dai carabinieri di Trapani con i Nas di Palermo: intercettazioni da novembre a marzo di quest’anno.

Non ci voleva la bufera che sembra travolgere l’assessorato siciliano alla Sanità dove in tre sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di aver falsato i dati sui soggetti positivi al Covid: indagato anche l’Assessore Razza.

L’indagine parte da Alcamo

L’indagine dei Carabinieri dei Nas e del Nucleo Provinciale di Trapani è partita da un laboratorio di Alcamo da dove si è risaliti ai dati falsati su decine di tamponi. Un dirigente(Maria Letizia Di Liberti)  e due collaboratori (Salvatore Cusimano ed Emilio Madonia) sono accusati di falso ideologico commesso da un pubblico ufficiale in atto pubblico. I tre sono accusati di aver falsificato i dati reali sul numero dei positivi e dei tamponi, dati poi inviati all’Istituto Superiore di Sanità per influenzare i provvedimenti da prendere nell’ambito della diffusione del covid. L’obiettivo era mantenere i numeri sotto il livello di guardia ed evitare la zona rossa.

L’indagine, supportata anche da diverse intercettazioni che sono iniziate a novembre,  ovviamente coinvolge anche l’Assessore Razza in un periodo di piena pandemia e rischia di avere pesanti conseguenze anche nella gestione dell’emergenza.

Il gip di Trapani Caterina Brignone, ritiene che il presidente Musumeci fosse all’oscuro di tutto e che fosse ingannato. Scrive:  “un disegno politico scellerato a cui sembra estraneo il presidente della Regione Musumeci, che anzi pare tratto in inganno dalle false informazioni che gli vengono riferite”.

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