Dopo 21 giorni senza giocare, Casertana-Palermo non poteva essere altro che un’incognita per entrambe le formazioni. Forse, però, la pausa forzata non ha fatto poi così male a Filippi, non foss’altro che per una delle pochissime volte in stagione, la rosa è stata di nuovo al completo. Un vantaggio non da poco, in vista del rush finale di stagione. Così, a Caserta, il tecnico rosanero ha avuto l’imbarazzo della scelta, senza tuttavia mai snaturare il castello tattico ormai consolidato del 3-4-2-1.
Il trio che funziona
Filippi, che ha deciso di mettere in campo la qualità in fase offensiva per facilitare il lavoro del giovane Lucca, ha avuto tremendamente ragione: Floriano e Santana, a giudicare dal primo tempo stellare dei rosanero, sembrerebbero le spalle ideali per quello che ormai è diventato un finalizzatore per eccellenza. E così, i rosa che spesso hanno approcciato bene il match proprio come oggi, questa volta timbrano anche i sigilli. Al 1° minuto cross dalla destra di Floriano, su un bel corridoio trovato da Santana, e colpo di testa in mezzo a due difensori di Lucca che sigla il vantaggio. 12′ più tardi è Almici, imbeccato ancora da Santana, a porre un dono pasquale sulla testa del classe 2000‘, che questa volta è anche reattivo ad anticipare il portiere timidamente in uscita e siglare il 2-0.
Palermo cinico e bello
2 gol in 15 minuti, per di più in trasferta, non si erano mai visti in questa stagione. I siciliani hanno poi continuato ad attaccare, fin quando non hanno preferito lasciare l’iniziativa alla Casertana. La squadra di Guidi ha preso coraggio e ha creato prima due situazioni pericolose con Pacilli e poi una grandissima occasione con Rosso, che si fa beffe del binario di destra del Palermo e mette alla prova i guantoni di Pelagotti, che respinge a dovere in corner. E’ soltanto il preludio, al gol che accorcia le distanze siglato da Cuppone, pescato alla grande da Pacilli su uno svarione difensivo della retroguardia siciliana. La sfida dei bomber regge, ma agli ospiti serve poco per far male: 2 minuti più tardi è Santana che serve l’assist a Lucca. Il capocannoniere del Palermo mastica la conclusione ma batte sul tempo Avella siglando il 3-1.
Chi si accontenta non gode
Il 12° gol in campionato (13° in maglia rosanero) dell’ex Torino taglia le gambe ai campani, che tuttavia non si sconpongono e cercano in qualche modo la via della rete. Filippi, dal canto suo, cambia Odjer per Marconi e Luperini per Jeremie Broh (quest’ultimo probabilmente per un problema fisico) e sposta Palazzi a centrocampo. Gli ospiti non si snaturano, anzi. Pressing sempre molto alto e una netta sensazione di pericolosità negli ultimi 30 metri dei rossoblù. Nei primi 15 minuti del secondo tempo è solo il Palermo a creare pericoli: al 56′ su un regalo clamoroso di Del Grosso è Valente che su uno scenario di 3 contro 1 non riesce a servire l’assist per il 4° gol di Lucca. Sarebbe stato un poker da sogno.
Succede poco altro. Un match che ha vissuto della tripletta di Lucca e del gol, inutile, di Cuppone. Una gara, che ha confermato la buona cura di Filippi a questa squadra, o quanto meno la sua continuità dopo il trionfo di Pagani. Squadra più corta, più cinica, più consapevole. Quasi ricaricata da una pausa che forse è stata terapeutica quanto mai per il neo tecnico del Palermo e per i suoi ragazzi. La “spedizione” vincente di Caserta, ha messo in evidenza, per la prima volta, la possibilità per l’allenatore di gestire i suoi calciatori senza dover rincorrere il risultato e gestire, quindi, le forze in vista delle prossime 5 gare in pochissimi giorni. Riposo infatti per Santana che da spazio allo scalpitante Kanoutè e fuori anche Floriano per Rauti, quando era schioccato il minuto 66.
Gli ultimi minuti da incubo
Proprio il senegalese, si procura il calcio di rigore che lui stesso calcia e sbaglia al minuto 88′. Due minuti più tardi espulsione di Almici per un fallo “pazzo” sulle gambe dell’avversario e quindi il gol di Buschiazzo, che riapre clamorosamente una partita che era finita. Gli ultimi 5 minuti sono un inferno, diventati tali per la follia che spesso i rosanero hanno mostrato di avere in questa stagione. Alla fine tutto finisce per il verso giusto e il Palermo porta a casa la 3° vittoria esterna di fila.
Playoff “prenotati”
Alla vigilia della santa Pasqua la banda di Filippi prenota i playoff, non senza soffrire nel “pazzo” finale e si riserva, se queste saranno le prestazioni da qui alla fine, anche il diritto di sognare una posizione diversa in ottica spareggi. E lo fa, regalandosi occasioni su occasioni, anche sul punteggio di 1-3. Una squadra forse mai così bella; una bellezza, che si è però fatta attendere tanto, forse troppo.
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