Al “Simone Veneziani” di Monopoli il Palermo si è giocato una bella fetta di campionato. Contro la squadra di Scienza, ferma da 21 giorni causa Covid, i siciliani erano chiamati ad una gara maschia, consapevoli delle difficoltà che avrebbero incontrato, come sempre del resto quando si affrontano squadre decimate dal Covid. E’ in questi casi, infatti, che esce tutto l’orgoglio dei calciatori. E Filippi, che aveva previsto tutto in conferenza stampa, trova riscontro dai primi 45 minuti.
Il più brutto Palermo mai visto
Una squadra che per certi versi sembrava quella di Boscaglia: tanto possesso a dominare l’avversario, almeno fino a quando i ragazzi di Scienza non hanno trovato le contromisure per attaccare in verticale e in contropiede, e pochissime occasioni da gol. Il primo pericolo è infatti di marca biancoverde con un tiro alto di Paolucci al 21′ dai 16 metri. È stato il primo squillo di un primo tempo tutto sommato piacevole sopratutto per merito dei padroni di casa. Ad andare in vantaggio è però il Palermo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. È Somma, che sulla torre di Marconi, spinge in rete totalmente indisturbato e salva una prestazione opaca dei suoi.
Al tramonto della prima frazione è stato ancora il Monopoli a sfiorare il gol con la clamorosa traversa di Puccini dai 35 metri. Pelagotti era immobile e probabilmente anche non piazzato benissimo sul destro terrificante del centrocampista biancoverde. I monopolitani sono stati più vivi, nonostante tutto. I rosanero hanno dormito e anche dopo il gol del vantaggio hanno preferito giocherellare coi propri difensori piuttosto che spingere sull’accelleratore alla ricerca del raddoppio. Insomma un primo tempo opaco, salvato solo dal gol di Somma.
Secondo tempo di sofferenza
All’inizio del secondo tempo Filippi toglie un centrocampista proprio come a Caserta: dentro De Rose e fuori Odjer. Un cambio per dare freschezza in mezzo al campo e non certo per punire la prestazione comunque pallida del senegalese. I primissimi minuti della ripresa vedono ancora i padroni di casa più reattivi anche se il numero 1 del Palermo non è chiamato ad interventi particolari.
Al 60′ il Monopoli chiede un calcio di rigore per un presunto tocco di braccio di Palazzi, ma il direttore di gara dice che non c’è nulla. Qualche minuto prima Lucca era stato sostituito per un problema al polpaccio destro e al suo posto è entrato Saraniti. La squadra entrata dagli spogliatoi è in difficoltà. Poco pressing e un baricentro bassissimo ad aspettare gli avversari, inferociti invece nel tentativo di trovare il gol del pareggio. Al 63° è Paolucci a sfiorare la rete con tiro dai 20 metri parato da Pelagotti che però respinge corto e per poco non regala il pari allo stesso attaccante monopolitano.
Monologo Monopoli
All’improvviso un palo clamoroso di Valente pareggia il computo dei legni colpiti. Qualche istante più tardi le sostituzioni che vedono entrare Santana al posto di Rauti e Peretti al posto di Somma. Cambia pelle Filippi, ma non la sostanza, che parla di una squadra poco brillante e destinata a soffrire fino all’ultimo istante di questa partita. E così è. Un monologo Monopoli che mette tutto se stesso per trovare il pareggio, salvo qualche ripartenza innoqua dei rosanero che non riescono a chiudere il match.
La beffa meritata
È proprio non chiuderla è stato il vero peccato del Palermo. Il Monopoli pareggia infatti prima all’86° e poi la vince addirittura al 93°. Un calcio di punizione dai 25 metri, su un fallo sciocco di Saraniti, da vita alla rete del pareggio. Poi il destro vincente di Viteritti che si insacca all’angolo. Un passo falso che di fatto tiene dentro ancora il Palermo in zona playoff ma che allontana falsi miti e sogni nascosti. Da quando è uscito Lucca gli ospiti non hanno più alzato la china e vanno dati meriti ad una squadra, quella locale, che ha lottato fino alla fine meritando la vittoria. 21 giorni di inattività, zero allenamenti sulle gambe e una beffa ai rosa che sa tanto di salvezza per gli uomini di Scienza.
Addio falsi miti, 7 punti per i playoff
Per la banda di Filippi testa bassa e lavorare adesso, visto che mancano ancora 7 punti per raggiungere l’obiettivo Playoff matematicamente. Non sono tanti, ma vanno conquistati al più presto. In ogni caso, si allontanano 7° e 6° posto, gli stessi che il club aveva fortemente messo nel mirino.
Sono i giocatori che non hanno voglia di giocare o la societa? Sarebbe meglio schierare la
primavera con Lucca.