Dopo la vittoria eroica ottenuta dai suoi giocatori, che non hanno mollato un solo istante nella gara di recupero della 32esima giornata contro il Palermo, Beppe Scienza esprime tutta la sua soddisfazione per la prestazione elargita da chi è sceso in campo quest’oggi, con un pensiero alle difficili settimane trascorse a combattere contro il coronavirus:
“Mi sono commosso, è stato un mese duro, è successo tantissimo di brutto, ho visto per la prima volta 7-8 ragazzi dopo Avellino, non li avevo più visti. Sono arrivati, hanno fatto i tamponi ieri, oggi è arrivato l’esito e li abbiamo portati in panchina. Due hanno fatto gol e ci hanno risolto la panchina, segno del destino.
Sul fatto di giocar oggi: “Non è che cambio idea dopo quello che ho detto ieri, anzi. Per me oggi è stata una forzatura nei nostri confronti scorretta giocare, poi abbiamo vinto e va bene, ma non cambio idea, non sono un voltagabbana. Vedremo domani le condizioni dei giocatori”.
Sul risultato finale: “Certo che l’epilogo credo che sia uno dei punti più alti della mia vita calcistica. Di vittorie o sconfitte al 90′ ne abbiamo fatte tante, ma oggi non è una partita semplice. Riparlare di calcio anche con i dirigenti dopo tanto tempo è stato emozionante,abbiamo fatto un lavoro incredibile in questo mese per le difficoltà a cui eravamo sottoposti”.
Tante le emozioni per il mister: “E’ stato uno dei mesi più brutti della mia carriera, ed oggi lo spazziamo via, ma lo spazziamo via; ero commosso non tanto per la vittoria. Abbiamo avuto un decesso, abbiamo un ricovero di un nostro genitore e queste sono cose che non possiamo dimenticare. Oggi è stata una giornata trionfale in una giornata che non doveva esistere”.
Sull’autore del gol Viteritti: “A lui avevo detto, mi servono una o due delle tue giocate. Dopo Avellino io non l’ho più visto. Non ha fatto un allenamento, ma mi fido del giocatore. E’ un giocatore sano, che ha corsa e gamba e sapevo che quei 10 minuti avrebbe potuto farli bene. Poi sembra quasi un segno del destino. De Paoli? Anche lui è entrato, portando grande energia. Zambataro non riusciva a stare in piedi nella rifinitura di ieri. Currarino, Arena, Mercadante, tutti dal primo all’ultimo hanno sfoderato una grande prestazione.
Un’impresa quella del Monopoli di oggi: “Tutti oggi devono mettere in un cassettino questa vittoria e tirarla fuori nei momenti difficili, perché a livello di uomini, i ragazzi del Monopoli sono stati i migliori uomini che io abbia mai avuto, allenato, forse a Legnano per situazioni diverse ho avuto ragazzi simili. Ma forse oggi quello che hanno fatto questi ragazzi non è stato capito da tanti, oggi è l’impresa delle imprese”.
Una partita vinta anche tatticamente: “Avevo paura della tenuta fisica dei miei giocatori, ma nel secondo tempo c’eravamo solo noi. Il gol è venuto da una sciocchezza difensiva, un errore su una marcatura , ma non abbiamo sofferto quasi mai a livello tattico“.
Il Palermo? “Avrebbe dovuto palleggiare e gestirla di più, qualche difficoltà avremmo dovuto averlo, invece la squadra ha un cuore enorme ed oggi marchiamo a fuoco questo maledetto anno“.
Arriva poi la denuncia su una situazione Covid che poteva esser gestita diversamente:
“Questo per noi è un lavoro, ma non è un lavoro in cui abbiamo la tutela fisica. Che abbiamo vinto sono felice, ma se avessimo perso avrei avuto lo stesso atteggiamento. Perché lo sport, è inutile far fenomeni quando si parla di calcio, è una parte fondamentale per la gente. La gente ha bisogno della squadra di calcio, di quella di basket, di pallavolo. Lo sport è fondamentale per una persona,è svago, è appoggiarsi, avere una soddisfazione”.
Conclude il mister: “Non è che non abbiamo giocato perché eravamo in ferie, eravamo tutti ammalati, rido quando mi si viene a dire basta con le sospensioni. Abbiamo vinto ma non cambio idea, non siamo stati rispettati, a livello di salute“.
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