Arriva un attimo, in cui si deve fare il punto della situazione. Un sunto quasi della stagione, con sincerità e soprattutto scagliando applausi a chi, eventualmente, ha fatto meglio di te. E in fondo nello sport cosa c’è di più bello che fare i complimenti all’avversario? Ecco, questo preciso momento è arrivato anche per il Palermo e anche i calciatori sembrano seguire ormai inesorabilmente questa linea, almeno a giudicare dalle ultime prestazioni deludenti. Una rassegnazione agli ultimi vagoni disponibili per partecipare ai playoff, un destino ormai scritto che vedrà i rosanero occupare, al termine della regular season, l’8°, la 9° o la 10° posizione.
La sottile coerenza in una “pazza” stagione
Perchè nel calcio ci sono onori e oneri. In questo sport a chi è più bravo vanno fatti i complimenti. Nel caso del Palermo, il menù è completo: ci sono i primi, ma ci sono anche i secondi. Gli onori si rilevano in una sottilissima coerenza mostrata per quasi tutto il campionato. Sì, perchè se è pur vero che l’altalena è stato il “gioco” preferito della squadra siciliana, con risultati sempre diversi e una stagione completamente pazza, bisogna anche riconoscere che poche volte il club rosanero ha cambiato la sua posizione in classifica. A parte il dovuto e necessario abbandono dell’ultima posizione a inizio campionato, questa squadra ha vacillato sempre tra 10°,9° e 8° posto. E prima, forse, poteva cambiare qualcosa. Adesso anche i giocatori non si permettono di pronunciarla, la parola “classifica”.
Chi crede nel miracolo deve sapere una cosa
Ed è giusto così, perchè se nel calcio esistono i meriti, sicuramente al Palermo ne vanno attribuiti pochi. Proprio perchè si è navigato quasi sempre in tre posizioni, sempre quelle, la squadra di Filippi merita di giungere lì con annessa partecipazione ai playoff, ma non più di questo. Anche a chi crede in un miracolo, possibile nei punti (solo in quelli), va ricordato che questa squadra comunque non merita più dell’8° posizione, semplicemente perchè mai si è andati oltre. In questo senso si, che c’è stata grande regolarità. Quella che nessuno forse aveva notato.
La fortuna è di chi se la merita
E proprio perchè questa è stata la natura del campionato condotto fin qui, misera, misero deve essere il suo destino. Le posizioni che contano, vanno lasciate a squadre che le hanno già assaporate, anche solo per una settimana. Ammesso che poi nel calcio esistano miracoli, questi vanno sempre costruiti nel corso della stagione per far si che avvengano. Se tutto è stato balbettante fin dall’inizio, il miracolo non viene a cercare nessuno. Dio faceva miracoli a chi lo meritava, la fortuna è di chi se la merita. E la squadra di viale del Fante non merita più di quanto i punti, a conti fatti, e abbastanza clamorosamente, gli permetterebbero ancora di raggiungere.
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