Vaccini, in Sicilia 17 nuovi hub di somministrazione tra alberghi e palazzetti

In Sicilia non è abbandonato l’ambizioso obiettivo di proteggere tutta quanta la popolazione siciliana dal virus entro settembre. Per questo motivo, si punterà da qui in avanti a vaccinare almeno 50.000 persone al giorno. Per farlo, la Protezione Civile regionale ha individuato altri 17 hub di somministrazione tra palazzetti dello sport e Alberghi. Tra questi, l’albergo La Torre a Palermo e il Poseidon a Carini.

Il presidente Nello Musumeci, per il raggiungimento di tale obiettivo, ha sollecitato il capo del dipartimento della Protezione Civile Salvo Cocina perchè si costituisse una Task-Force e Rup di tecnici e progettisti specializzati che attivassero l’iter per la messa a punto e la realizzazione dei nuovi centri. Da adesso, e grazie al lavoro di queste persone specializzate, in Sicilia si conteranno ben 123 centri di somministrazione. Molti dei quali si trovano nei capoluoghi di provincia e 98 negli ospedali e ambulatori, dove ogni giorno si contano già migliaia di inoculazioni.

Ecco tutti i nuovi centri

Agrigento: Sciacca (Casa albergo per anziani).
Caltanissetta: Gela (PalaCossiga).
Catania: Sant’Agata Li Battiati (Palazzetto dello sport); Acireale (Tupparello); Caltagirone (Palazzetto del diporto); Misterbianco (Laboratorio di città Nelson Mandela).
Messina: Palarescifina; Taormina (Parcheggio Lumbi, porzione da 2 mila metri quadrati).
Palermo: Centro commerciale La Torre e Casa del sole; Bagheria (Palazzetto della Città metropolitana); Carini (Centro commerciale Poseidon); Cefalù (Palazzetto dello sport “Marzio Tricoli” – contrada Mazzaforno); Misilmeri (Centro direzionale della ex Provincia c/o Area artigianale).
Siracusa: Portopalo di Capo Passero (Centro sportivo contrada Cozzo Spadaro)
Trapani: Alcamo (PalaDangelo); Partanna (Palestra).

Le provincie di Ragusa ed Enna, non hanno aderito all’integrazione di nuovi hub. Secondo le amministrazioni comunali e provinciali dei due territori, i 5 centri di somministrazione già esistenti per ognuna delle provincie, sarebbero più che sufficienti per il regolare flusso di somministrazione.