E’ stata sequestrata la società che gestiva il ristorante “Carlo V” a Palermo in via Bologni. A pochi giorni di distanza dall’operazione che ha portato all’arresto il boss di Pagliarelli Giuseppe Calvaruso, il gip ha usato di nuovo il pugno duro e ha arrestato due prestanome. Si tratta dei fratelli Amato, Giuseppe e Benedetto, finiti ai domiciliari con l’accusa di intestazione fittizia aggravata dal metodo mafioso. Il primo, era il titolare proprio del ristorante Carlo V nel centro storico della città.
L’operazione portata a termine, non è altro che la prosecuzione della missione “Brevis” cominciata a Pasqua e coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e da un gruppo di sostituti diretti che ha portato all’arresto di Calvaruso. Proprio quest’ultimo aveva in mente grandi investimenti nel centro storico di Palermo e contava, tra gli altri, anche sui fratelli Amato, suoi prestanome.
Uno dei due, sarebbe rientrato dalla Spagna lo scorso 12 Aprile, dalle Canarie. Proprio qui la sua intenzione sarebbe stata quella di aprire un’attività commerciale per la somministrazione di cibi e bevande. Grazie all’aiuto dei prestanome il boss Calvaruso avrebbe voluto costruire un vero e proprio impero commerciale che in futuro avrebbe garantito grossissime entrate formalmente lecite.
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