La Sicilia è piena di zone rosse localizzate: ben 116 comuni, inclusi quelli della provincia di Palermo. Al Comitato tecnico scientifico spetterà adesso comprendere se inserire la Regione (quarta per numero di contagi in Italia) tra quelle ad alto rischio oppure lasciarla in arancione. Al momento quest’ultima sembrerebbe l’ipotesi più probabile, ma nulla è ancora deciso. Il governatore Nello Musumeci si augura che si resti in zona arancione.
“Io – ha detto il presidente della Regione Sicilia – mi limito soltanto a guardare i numeri che mi passa il dipartimento della prevenzione e in funzione dei numeri decido cosa fare. Oggi non siamo ai limiti per andare in zona rossa. Nelle ultime 24 ore c’è stata una leggera flessione del dato del contagio. Stiamo intervenendo con le zone rosse comunali e una provinciale, a Palermo. Posso dire che già ai primi di maggio il peggio dovrebbe essere alle nostre spalle. Stiamo lavorando con il governo, ci stiamo confrontando anche aspramente per ottenere delle graduali riaperture pure dei ristoranti. Gli operatori sono quelli che più pagano il prezzo della pandemia. Sono ottimista: se arrivano i vaccini e ci immunizziamo entro l’estate possiamo dire che la pandemia tra qualche anno sarà un triste ricordo da raccontare ai nostri nipoti“. Queste le dichiarazioni rilasciate da Musumeci questa mattina.
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