La Sicilia sarà arancione macchiata di rosso: imprese in crisi e proteste

Dal 26 aprile più di mezza Italia sarà gialla. 14 regioni per la precisione, cui non farà parte, purtroppo, la Sicilia. L’isola infatti rimarrà arancione anche con il nuovo decreto e sarà, anzi, macchiata di rosso. Sono 56 infatti i comuni in zona rossa: 8 in provincia di Catania, 6 nel nisseno e nell’agrigentino, 4 in provincia di Siracusa e nel messinese. 23 di questi sono nel palermitano, capoluogo compreso, nonostante questi ultimi siano diminuti nelle ultime ore.

Intanto le imprese sono in ginocchio e in una nota di Assoimprese si legge: “Amarezza e rabbia, la conferma della zona rossa nella città di Palermo è un nuovo colpo mortale per l’economia del capoluogo”. Il presidente Mario Attinasi dichiara: “È emergenza economica e sociale a Palermo, il rimbalzo di responsabilità tra Musumeci e Orlando, i dati erroneamente comunicati o recepiti e l’aumento dei contagi, hanno prodotto di fatto la zona rossa permanente a Palermo, nonostante la chiusura di alcuni settori economici”.

Sempre in Sicilia, a Punta Secca, la “casa” di Montalbano, hanno partecipato oltre 200 ristoratori ad un flash mob in piazza per chiedere a gran voce la riapertura dei locali. La protesta è andata avanti anche di fronte l’abitazione del “Commissario Montalbano”, resa famosa per gli episodi andati in onda su Raiuno. Questa iniziativa è stata promossa dal CorSicilia, cui fanno parte molti operatori del settore tra cui lo chef Sultano, due stelle Michelin, che parla di “presecuzione e osserva: “Come è possibile che restino chiusi i ristoranti e vengano aperti i cinema che sono luoghi chiusi?”

“A fuoco il coprifuoco”

Confcommercio e Fipe Sicilia hanno poi acceso la protesta contro il coprifuoco, altro tema molto dibattuto negli ultimi giorni. L’iniziativa partorita dalle due associazioni si chiama “A fuoco il coprifuoco” e l’obiettivo è quello “di dire basta a una scelta che comprime gli orari, con la previsione di fare chiudere i pubblici esercizi alle 22 in piena estate, favorendo comportamenti disordinati e opposti”.

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