Saltato l’accordo transattivo con il comune di Mascalucia e con l’Agenzia delle Entrate, utile a ridurre i debiti societari, Tacopina fa un passo indietro nella trattativa che lo vedrebbe nuovo presidente del Catania. Mesi fa l’avvocato americano aveva firmato un contratto preliminare con la speranza che Sigi avrebbe risolto il “caso debiti”. Questo non è però avvenuto e così l’ex presidente del Venezia adesso è dubbioso sul futuro del club etneo e anche sul suo.
Insomma una trattativa che rischia davvero di saltare, visto che lo stesso Tacopina si è visto costretto a recedere il contratto preliminare firmato a gennaio. Sulla questione, si è espresso pochi minuti fa anche il presidente della Sigi Giovanni Ferraù. L’avvocato e presidente, per ora, del Catania, ha parlato ai microfoni di Newscatania e ha detto:
“Il tempo per il contratto preliminare è scaduto, bisognerà riformularne un altro e contiamo di farlo. Gli 800.000 euro già versati? Si valuterà tutto. Il termine del 26 aprile è scaduto, lo sapevamo. Quando ho sentito l’ultima volta Tacopina? Ieri sera”.
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