Ultima giornata di campionato che ha visto tirare le somme sia per quanto riguarda il Palermo, sia per le ambizioni future della squadra pugliese.
Al termine della sfida con il Palermo, l’allenatore della Virtus Francavilla, Alberto Colombo ha parlato così dell’ultima gara di campionato:
“Fino al terzo gol è stata una partita molto aperta, io ho visto una squadra brillante dal punto di vista fisico, reattiva, pronta a rispondere colpo su colpo e che non ha mostrato segnali di debolezza dal punto di vista psicologico, come se dovessimo fare una scampagnata poiché senza obiettivi.
Il rammarico? “Aver concluso una partita sul 3-1 e con un risultato che influisce poi sui giudizi, che non possono esser positivi, ma per quanto riguarda la prestazione mi ritengo soddisfatto.
Poi ci sono gli errori commessi a livello individuale che purtroppo fanno la differenza in questa differenza in questa categoria e li paghi a caro prezzo. Gli episodi determinano il futuro di una squadra e quindi vanno limitati al massimo”.
Sugli errori individuali e l’aggressività : “Dopo il 3-1 essere aggressivi era complicato perché rischiavamo di subire un quarto gol, quindi sarebbe stato un passivo ulteriormente pesante da digerire. Quindi ho chiesto io di essere più equilibrati, probabilmente l’1-2 ha colpito nel segno, poiché ci sono state anche diverse occasioni per raddoppiare…
Rimarca ancora: “Credo che il primo tempo e fino al 3-1 sia una prestazione positiva, ma c’è da tenere conto anche dell’intensità. Ma in linea generale quello visto stasera è un buon auspicio per il futuro: conto di vedere una Virtus come i 45 minuti, per tutti i 90′.
Differenza di motivazioni: “Io credo che più che le motivazioni, abbiano influito gli episodi sull’aspetto psicologico. Il fatto di andar sotto 2-1 ha colpito il morale della squadra, il terzo gol ha messo fine alla contesa e sono stati 5 minuti difficili da gestire.
Sono stati gli episodi ad incidere non le motivazioni, io anzi ho lasciato in campo qualcuno dei più giovani. Se vuole fare il calciatore, deve andare oltre e reagire, ho voluto fargli assaggiare le difficoltà di un professionista.
Futuro? “Non ne abbiamo parlato, tutti erano concentrati sulla partita, al più presto ognuno chiarirà la propria posizione. Sul mio operato avrei preferito fare qualche punto in più: le ambizioni erano altre, ma nella situazione psicologica in cui era la squadra salvarsi con così tante giornate d’anticipo non era scontato”.
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