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“Crazy for Football”, il calcio come terapia: il nuovo film di Volfango De Biasi

Si chiamerà “Crazy for Football” (Matti per il calcio) il nuovo film prodotto dalla collaborazione di Rai Fiction, Mad Entertainment e Figc. “Una storia vera che narrerà il calcio come guida terapeutica” si legge nell’articolo di Dario Cangemi su Gds.it. Al centro della trama, la grande impresa di organizzare il primo mondiale di calcio a 5 per pazienti affetti da disturbi psichici. Medicina, insieme allo sport più bello del mondo, che si uniscono dolcemente. Il gusto per la ricerca e la genuinità del pallone, in simbiosi.

Lo psichiatra Santo Rullo, responsabile del progetto, ha dichiarato: “Il calcio diventa così esperienza che richiama alla mente la memoria emotiva di quando non si era malati, aiutando a raccontare e condividere i giorni bui del passato. Questa storia non racconta i problemi solo di chi è matto: tutti abbiamo sperimentato la voglia di isolarci in una stanza. Le persone con disturbi psichici sono belle quando sono lontane, poi invece quando si avvicinano ci fanno paura perché scopriamo che sono esattamente come noi”.

Il documentario da cui il lungometraggio è stato prodotto, ha riscontrato oggi successo in diverse parti del mondo e ha in qualche modo unito anche tutti gli psichiatri del pianeta. Adesso questi medici hanno capito che il calcio, può essere una medicina, un antidoto importante alla malattia. Un connubio straordinario, basato sulla bellezza della collettività cui il calcio si fa garante a pieno titolo. Il coraggio, portato dai ragazzi malati che giocano, quasi a far sentire piccoli tutti gli altri essere umani, quelli che forse posseggono la malattia più grande: la paura. 

Non si conosce ancora la data esatta dell’uscita del film, ma sarà un cast tutto italiano. Sergio Castellitto sarà lo psichiatra, uno degli attori principali dell’opera. Anche Massimo Ghini presente nelle vesti di un dottore della clinica. Poi ancora Max Tortora, l’allenatore della squadra e Antonia Truppo, assistente dell’attore protagonista. Il calcio come medicina, l’ammirazione degli altri nei confronti di questo mondo particolare e il vero malato, colui che vede le malattie come tutto fuorchè un punto di forza. Tutto questo sarà il cuore del prossimo film visibile sulla Rai.