Mario Alberto Santana a metà tra Beethoven e Mark Hollis. Il capitano rosanero a quasi 40 anni dovrà fare una scelta importantissima per la propria carriera.
L’argentino nel corso della stagione con il Palermo ha dimostrato ancora una volta la sua classe, il talento e l’estro di un atleta che ha deciso di non arrendersi all’età e ai fisiologici acciacchi fisici. Prestazioni d’alto livello contrapposte ad una carta d’identità che non lascia scampo: Mario Santana probabilmente dovrà iniziare a pensare, qualora non l’abbia già fatto, cosa vorrà fare “da grande”.
MAI BANALE
Qualunque scelta decida di perseguire, il fantasista ex Fiorentina quando chiamato in causa da Boscaglia prima e Filippi poi, non ha mai deluso le aspettative. Pochi gol, ma pesantissimi: la prima rete stagionale è arrivata nel derby contro il Catania, ed è valsa la vittoria contro gli etnei nel match d’esordio di Giacomo Filippi.
La seconda marcatura dell’annata 2020/21 è arrivata ancora una volta in trasferta, contro il Bari, con la complicità del portiere dei pugliesi. Ma oltre ai gol, Mario Santana riesce ad incidere sulle prestazioni generali della squadra anche giocando soltanto mezz’ora a partita.
Grazie alla sua superiorità tecnica incide favorevolmente sulla fluidità del gioco rosanero, riesce a creare la superiorità numerica e diventa il punto di riferimento per tutti i compagni sia in fase di possesso che in fase di recupero palla.
LA SCELTA
A fine stagione, però, Mario Santana dovrà prendere la scelta: continuare malgrado possibili acciacchi fisici ad incantare il mondo del calcio, o ritirarsi appendendo gli scarpini al chiodo e intraprendere, magari, una carriera dirigenziale o tecnica.
Rievocando un ben noto parallelismo musicale proposto dall’artista Caparezza, potremmo dire che il capitano rosanero al momento è in bilico tra Beethoven e Mark Hollis. Il primo proseguì la propria carriera malgrado tutto, nonostante gli acciacchi fisici che lo condizionarono nella propria produzione musicale; il secondo, invece, decise di ritirarsi dalla scena musicale nel 1998 a soli 43 anni, lasciando la propria band, i Talk Talk, per godersi la propria famiglia lontano dalle luci dello spettacolo.
Qualsiasi scelta decida di perseguire, Mario Santana dovrà essere felice della decisione presa, senza alcun rimorso o rimpianto. Perché quando entri nella storia di un club come il Palermo, con un seguito così appassionato e passionale di tifosi, non puoi che restarvi per sempre.
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