L’ex centrocampista del Palermo Fabio Simplicio torna a parlare dei rosanero tra passato, presente e futuro nel corso di un’intervista rilasciata in esclusiva per la trasmissione Diretta Stadio Giovedì, in onda su Gold78.
LE DICHIARAZIONI
“Palermo-West Ham è stata una bellissima partita, la prima gara abbiamo vinto contro loro in trasferta, poi in casa abbiamo avuto una superiorità incredibile, era una serata in cui tutti stavano bene. Siamo partiti subito con due reti, e malgrado un po’ di sofferenza è stata la nostra serata. Sono stato molto soddisfatto di partecipare in quel momento bellissimo della squadra rosanero”.
“Ho giocato una volta col Parma in Coppa Uefa arrivando in semifinale, però quella col Palermo è stata bellissima perché abbiamo giocato più partite, la squadra era molto unita, peccato non essere arrivati più lontano. Però già aver partecipato e trovare quei grandi giocatori di allora è stata una grande soddisfazione“.
“Mark Bresciano è un giocatore speciale. Siamo stati insieme due anni a Parma, non riesco a trovare le parole giuste per definire l’incredibile persona che è, un signore del calcio. Ritrovarlo a Palermo è stato molto bello, abbiamo fatto tante bellissime partite. Ci siamo ritrovati nella Capitale, e anche oggi parliamo, ci sentiamo, e per me è un grande onore avere lui come amico anche al di fuori del calcio”.
“Con i tifosi ho un bel rapporto, c’è un grandissimo amico come Giovanni, che è un ragazzo nel mio cuore e che ho portato persino in Brasile per fargli conoscere il mio Paese. Voglio mandare un bacio a lui e alla sua famiglia. Ci sono parecchi amici rimasti nel cuore, e appena questa pandemia sarà passata tornerò a Palermo“.
PASTORE, CAVANI E KJAER
“Pastore anche se non vive un bel momento, non si è trovato bene nella Capitale ma non è facile giocare a Roma. Ci sono molte difficoltà però lui è un fuoriclasse, doveva avere più spazio per giocare per acquisire quella giusta fiducia avuta a Palermo e Parigi. Su Cavani… una volta il mio agente mi chiese se questo ragazzo così magro poteva giocare in Italia. Io gli dissi di guardare gli allenamenti, e allora si sarebbe accorto che era un fenomeno: arrivava per primo e usciva per ultimo. Uno dei più forti attaccanti del mondo. Kjaer è un bravo ragazzo, sta facendo una bellissima stagione al Milan, per me è sempre un onore aver giocato con questi tre ragazzi”.
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I DERBY
“Totti per me è uno dei più forti trequartisti che io abbia mai visto giocare. Esultare sotto la curva della Roma è stata la cosa più bella che io ho vissuto nella mia vita. Palermo-Catania per me sarà sempre una gioia, quella indimenticabile. Però con tutto il rispetto per i tifosi che mi guardano, quello della Capitale è una cosa incredibile: loro vivono per il calcio, tantissime radio che parlano della Roma, della Lazio… una cosa pazzesca. Quell’esultanza è la vita, non posso dire più niente se non ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto lì. Giocare insieme a Totti e De Rossi è stato veramente un grandissimo piacere che porterò per tutta la vita”.
GLI INIZI DI CARRIERA
“Giocare con Kakà, Julio Baptista, Ricardinho, Luiz Fabiano… era una grandissima squadra. Io ho giocato quasi tutte le partite del campionato a un grandissimo livello, arrivando quasi alla Nazionale. E’ un peccato perché lì c’era Ricardinho che era un giocatore con più esperienza e allora è andato lui, ma io sono stato vicino alla Nazionale che poi ha vinto i Mondiali”.
LA CONFERENZA DI ADDIO AL PALERMO
“Ogni volta che vedo la conferenza di addio al Palermo, piango ancora. Stavo lasciando un posto speciale, i miei amici, delle persone per bene. Un posto che mi ha dato tutto quello che volevo come calciatore, quattro stagioni veramente bellissime. Sono arrivato in Nazionale brasiliana giocando nel Palermo, è nato il mio secondo figlio Jordan, ho conosciuto dei tesori incredibili nella città. Per me sono state le quattro stagioni più belle della mia vita”.
ESPERIENZA IN GIAPPONE
“In Giappone è stata un’esperienza indimenticabile. Lì i miei figli hanno imparato il giapponese, sono stato tre anni e poi ad un certo punto non avevo più la voglia di giocare a calcio. Dopo che sono uscito e andato via dalla Roma lì non volevo più giocare. Sabatini è stata una persona che ha iniziato a farmi diminuire la voglia di giocare a calcio, prima a Palermo e poi me lo sono ritrovato pure a Roma”.
IL RAPPORTO CON ZAMPARINI E SAGRAMOLA
“Il mio rapporto con Zamparini è stato tranquillo, finché non sono andato via. I primi anni sono stati tranquilli, ma tutti sanno che lui è una persona particolare. Noi che eravamo già abituati con lui era normale, magari per qualcun altro no. Io ho avuto veramente un bel rapporto con lui, mi ha sempre detto che davanti una big mi avrebbe lasciato andare, anche se poi aveva cambiato idea. Poteva andare all’Inter ma non se n’è fatto più nulla, e quindi non ho voluto perdere la possibilità di andare alla Roma. Nella nuova società ho qualche rapporto con Sagramola, è una grande persona che può dare tantissimo e con cui ho un buon rapporto. Ho provato ad indicare qualche ragazzo al nuovo Palermo, ma non se n’è fatto nulla… magari più avanti andranno diversamente le cose”.
IL RAPPORTO CON MICCOLI
“Miccoli è devastante, l’unica cosa particolare è che quando giocavamo se passavo il pallone a Cavani, Miccoli si arrabbiava, invece se la passavo a Miccoli si arrabbiava Cavani, e quindi tiravo così nessuno si arrabbiava (ride, ndr). Un giocatore incredibile, un fuoriclasse. Mi ha aiutato tanto, mi ha insegnato parecchio, ho avuto al suo fianco una maggiore esperienza nel calcio, e giocare insieme a lui è stata una grande soddisfazione, perché in campo ti permette di giocare a calcio. Io mi divertivo in campo con lui, perché voleva sempre il pallone e giocando palla a terra in velocità c’era da divertirsi”.
IL RIMPIANTO
“Tutti i giocatori con cui ho giocato hanno fatto una grande squadra. Sirigu è andato a Parigi, anche Pastore e Cavani. Forse Cesare Bovo, a me piaceva tanto come difensore, magari poteva avere una chance in una squadra più importante, ma gli altri sono tutti andati verso la giusta strada. Amauri è come un fratello, un giocatore che mi emoziona. Abbiamo legato incredibilmente, peccato che non siamo stati insieme in quest’ultimo periodo a causa del Covid-19, ma malgrado la distanza parliamo ogni giorno. Io ho un fratello di sangue, e Amauri rappresenta per me un secondo fratello che Dio mi ha dato”.
IL PALERMO DI QUEST’ANNO
“Purtroppo in Brasile non posso vedere le partite. Però ho un grande amico, Pasquale Castellana, che informa su tutte le situazioni che ha vissuto la società e la squadra. Possono ritornare il più lontano possibile, è un peccato vedere che non riescano a fare il salto di qualità, ma ci vuole tempo. Spero che la squadra possa raggiungere i suoi obiettivi, con tutta la forza nel cuore affinché la squadra arrivi dove vogliamo tutti. Ci vuole cuore e amore, perché altrimenti non arriva dove vuole arrivare“.
UN POSSIBILE TALENTO BRASILIANO
“Difficile trovare un nuovo Simplicio, ce n’è soltanto uno (ride, ndr). Ci sono diverse squadre importanti come Palmeiras e Santos che hanno giocatori molto forti che potrebbero fare bene in Italia. Al Santos ci sono 2-3 ragazzi di 17-18 anni che stanno giocando nella prima squadra. In Brasile i ragazzi vanno via troppo presto, oggi in Brasile non ci sono tifosi nello stadio, e non ci sono gli stessi soldi di prima. Di conseguenza vanno per forza venduti i ragazzi più giovani.
IL GOL MIGLIORE
“Quando segnai con la maglia della Roma contro il Napoli, avevo discusso prima con Sabatini. Andai ad esultare baciando mia moglie e lì vicino c’era seduto Sabatini, tutti i ragazzi pensavano che stessi andando a spaccare la faccia a Sabatini (ride, ndr). E invece sono andato a dare un bacio a mia moglie. Rispetto Sabatini, è un signore del calcio, so che questo sport è così, oggi con più esperienza lo capisco”.
“Due gol sono bellissimi tra quelli fatti col Palermo. Contro il Catania è stata una soddisfazione grandissima, per come l’ho preparato nel corso della settimana e per come ci hanno caricato i tifosi. Poi il gol contro il Parma, partita finita 2-1, sono entrato che mancavano 15′. E’ arrivato il grande assist di Miccoli, ho tirato e abbiamo vinto”.
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