Gianni Di Marzio, è un ex allenatore di calcio e dirigente sportivo italiano, è intervenuto ai microfoni de La Sicilia, parlando del calcio in Sicilia e sulla possibilità che hanno gli investitori di puntare su questa terra per i propri progetti calcistici.
Ecco le parole di Di Marzio:
“Coloro che hanno le possibilità hanno paura a investire in Sicilia. Cito l’esempio di Zamparini, che dopo avere rilanciato il Palermo pagando dirigenti, tecnici e giocatori è stato costretto a mollare tutto, praticamente cacciato. Potrei fare anche l’esempio del Catania degli 8 anni di A. Purtroppo la Sicilia viene ancora dipinta come una terra a rischio ed è difficile avviare un progetto di rilancio”.
Successivamente Di Marzio si è soffermato sull’acquisizione del Catania da parte di Joe Tacopina: “Gardini all’inizio era pure entusiasta. Poi l’inizio di una trattativa lunga e complicata, ora non so fino a che punto Tacopina possa ancora essere interessato. So che erano stati alcuni siciliani emigrati in America a coinvolgere Tacopina. Adesso il problema non è solo iscrivere la squadra al campionato, ma di guardare oltre. Non voglio criticare nessuno, ma occorre un minimo di programmazione e le persone giuste al posto giusto. L’inesperienza può giocare brutti scherzi. Bisogna avere punti di riferimento sicuri”.
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