Nel 1968 l’Italia vinceva il suo primo ed unico Europeo, e il Palermo era guidato da Lancini e Pergolizzi. No, nessun paradosso spazio-temporale, si tratta semplicemente di un amarcord ricco di coincidenze, suggestioni e… scaramanzie.
LA VITTORIA DELL’ITALIA ALL’EUROPEO DEL ’68…
Correva l’anno 1968 e l’Italia vinse il primo ed unico Campionato Europeo di calcio. In questa stessa competizione, giocata per l’occasione proprio nel Bel Paese, l’Italia partecipava per la prima volta nella propria storia. Le tre città che ospitavano l’evento erano Roma con lo Stadio Olimpico, Firenze con l’odierno Artemio Franchi e Napoli con l’ex San Paolo, oggi Stadio Diego Armando Maradona.
Cinquant’anni fa la competizione europea per le Nazionali avveniva in modo profondamente diverso rispetto a quanto avviene oggi. Gli Europei di allora infatti iniziarono direttamente dai quarti di finale, che videro coinvolti le otto vincitrici dei gironi di qualificazione (Spagna, Bulgaria, Unione Sovietica, Jugoslavia, Ungheria, Italia, Francia e Inghilterra). I quarti di finale venivano svolti in due gare, una di andata e l’altra di ritorno, e gli Azzurri cominciarono la competizione contro la Bulgaria, perdendo nella gara d’esordio per 3-2 ma rimontando al ritorno col risultato di 2-0.
In semifinale dell’Europeo l’Italia incontrò l’Unione Sovietica. Gli Azzurri non riuscirono a vincere contro i sovietici, e il risultato finale fu di 0-0. La qualificazione alla finale arrivò grazie al fortunato lancio della monetina avvenuto alla presenza dei due capitani. L’Italia, guidata da Ferruccio Valcareggi e con Giacinto Facchetti come capitano, in finale incontrò la Jugoslavia di Dzajic. Gli Azzurri superarono la Nazionale allenata da Rajko Mitic col risultato di 2-0 grazie alle reti di Gigi Riva e del siciliano Pietro Anastasi.
…E IL PALERMO GUIDATO DA PERGOLIZZI E LANCINI
Cosa c’entra il Palermo in tutta questa storia? I rosanero di allora in realtà c’entrano relativamente poco con l’Italia che vinse gli Europei. Ciò che però lega la storia di ieri con quella di oggi è un curioso fatto di omonimie e incroci che, se l’Europeo fosse stato giocato regolarmente un anno fa, sarebbero stati ancor più suggestivi.
Nel campionato di Serie B del 1967-68 il Palermo, infatti, arrivò primo in classifica con Carmelo Di Bella in panchina, trascinato dalle reti di Silvino Bercellino e Gilbert Perrucconi, che segnarono entrambi nove reti a testa. In quella squadra, però, c’era anche Carlo Lancini, primatista assoluto di presenze stagionali (in tutto 40) insieme a Mario Giubertoni. Ma non solo: il presidente di allora era Giuseppe Pergolizzi, noto politico palermitano che poco tempo dopo cederà il posto al Presidentissimo Renzo Barbera.
Un gioco di incroci, coincidenze e omonimie. Se l’Europeo fosse stato svolto regolarmente al termine della scorsa stagione, ovvero quando il Palermo arrivò primo in Serie D con Pergolizzi in panchina e Lancini pilastro della difesa, forse qualcuno avrebbe potuto urlare alla ciclicità della storia.
Chissà, comunque, che tutto questo non sia di buon auspicio per l’avventura dell’Italia al prossimo Europeo, che guarda caso sarà disputato anche in Italia, quasi come nel 1968.
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