“Rom di Milano è mia zia, potrei avere incontrato Denise Pipitone”. La nuova testimonianza

Denise Pipitone potrebbe essere stata veramente Danas, la bambina del video registrato a Milano dalla guardia giurata Felice Grieco poco dopo la scomparsa a Mazara del Vallo. L’uomo ha riconosciuto la rom che era in compagnia della piccola in una foto segnaletica pubblicata su un giornale, ma quest’ultima non è stata ancora rintracciata dalle autorità. A fornire una testimonianza potenzialmente utile alle indagini, piuttosto, è stata una giovane che ha svelato di essere la nipote. Si chiama Marianna Trotta, ha origini rom ma è stata adottata da una famiglia italiana molti anni fa. La ragazza ha rivelato di avere incontrato proprio la protagonista delle immagini nel campo in cui viveva.

“Io sono una ragazza adottiva di origini rom e circa 3 anni fa ho avuto il desiderio di trovare la mia famiglia e nel 2018 sono riuscita a risalire ai miei genitori biologici e sono andata a trovarli a Parigi. Quella donna che si vede nel video è mia zia. Nel campo era una figura importante, la mattina tutti andavano a chiedere l’elemosina e lei cucinava per tutti, mi rimase impressa perché era una persona che era un punto di riferimento. Non so il nome, dicono che si chiamava Silvana me da me si faceva chiamare Florina. Io con lei ci ho parlato poco, parlava italiano ma con me non ha parlato molto.“. Lo ha detto la nuova testimone a Storie Italiane.

Marianna Trotta ha raccontato inoltre di avere conosciuto una ragazza durante il suo viaggio a Parigi nel 2018. Potrebbe essere stata Denise Pipitone? “Io non ho mai sentito chiamarla Danas, ma non sapeva la sua età, avrà avuto tra i 17 e i 18 anni. Era molto traumatizzata, parlava pochissimo francese, parlava poco italiano, parlava sinti, ma non parlava quasi mai in realtà e si faceva capire a gesti. Era messa male, ricordo che non aveva i denti, spesso le tremavano le mani. Ricordo che era molto controllata e che non le veniva mai permesso di uscire nel campo rom”. Successivamente ha rivelato che proprio quella giovane viene chiamata Antonia e oggi ha ben 13 profili Facebook con cognomi diversi, ma nessun numero di telefono. In diverse occasioni avrebbe provato a mettersi in contatto con lei, senza però riuscirci.

Le autorità sono state avvertite. Al momento gli inquirenti sono cauti, ma è possibile che venga nei prossimi giorni verificata l’identità della ragazza in questione. In base alle dichiarazioni della testimone ella potrebbe non essere più in Francia, bensì si troverebbe in Romania.

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