Il talento di Matteo Pessina non è mai stato un mistero, soprattutto per qualcuno che qualche anno fa aveva già messo nel mirino il giovane centrocampista dell’Atalanta. Era il 2018, con un mercato estivo agli albori. Ad accorgersi delle qualità del classe ’97 era stato Rino Foschi, direttore sportivo del Palermo. Il club militava in Serie B ed era a caccia di nuovi innesti utili a tentare il ritorno in massima categoria, appena sfumato nella finale dei play-off contro il Frosinone. Un giocatore che, tra i tanti al vaglio, sembrò appetibile al ds fu proprio il match winner di Italia-Galles.
Matteo Pessina, cresciuto nel Monza, ha iniziato la sua carriera con una trafila di prestiti. In Serie C innanzitutto. Prima tra Lecce e Catania, dove collezionò in totale soltanto 4 presenze. Poi l’avventura più fortunata tra le fila del Como, dove divenne titolare inamovibile con 35 presenze e 9 gol. Numeri che gli regalarono il salto di categoria e non solo. L’Atalanta se lo aggiudicò come contropartita tecnica di Andrea Conti, trasferitosi al Milan. Per lui, tuttavia, arrivò un altro prestito, seppure maggiormente entusiasmante rispetto a quelli in Lega Pro. Nella stagione 2017-18, infatti, approdò allo Spezia in Serie B, da avversario del Palermo. 38 presenze e 2 reti. Fu proprio in quel momento che gli occhi di Rino Foschi si poggiarono su di lui.
Fino a quel momento Matteo Pessina non aveva mai vestito la maglia dell’Atalanta. È anche per questa ragione che il direttore sportivo del Palermo credette che la società orobica avrebbe potuto scegliere a cuor leggero di cederlo anche per la stagione successiva in prestito. Rino Foschi lo inserì nella lista dei desideri e l’affare sembrava ad un passo dal concretizzarsi. Il club rosanero, tuttavia, dovette scontrarsi con le volontà di un suo ex, Gian Piero Gasperini. L’allenatore non volle sentire neanche l’odore della trattativa: il centrocampista classe ’97 sarebbe rimasto alla sua corte. Il desiderio del giocatore di esordire in Serie A mise definitivamente la parola fine alla trattativa. La prima stagione a Bergamo, ad ogni modo, non sarebbe stata eclatante. Soltanto 12 presenze e nessuna rete.
L’Atalanta, da parte sua, in quella sessione di mercato non volle dispiacersi il Palermo. È per questa ragione che ad arrivare tra le fila rosanero, in prestito dal club orobico, fu Nicolas Haas. Il direttore sportivo Rino Foschi dovette accontentarsi, ma probabilmente ad osservare Matteo Pessina destreggiarsi all’Olimpico con la maglia della Nazionale italiana qualche rimpianto gli sarà venuto.
Chissà cosa sarebbe accaduto se Matteo Pessina fosse stato ceduto al Palermo…
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