Le modalità di riapertura degli Stadi per la prossima stagione non sono ancora state definite. L’obiettivo è quello di riportare il pubblico tra gli spalti, ma il dubbio riguarda in quale quantità ciò sarà possibile. Il sogno è avere le tribune piene. L’emergenza Covid-19, tuttavia, complice la diffusione della variante Delta, al momento non è stata superata, nonostante il prosieguo della campagna di vaccinazione. A parlarne è stato Paolo Dal Pino, numero uno della Lega A, in un’intervista al Corriere della Sera.
“Stiamo lavorando a stretto contatto con il governo per riportare la gente allo stadio. E’ importante un’accelerazione nella campagna vaccinale. Il governo precedente ha usato demagogia nei confronti del calcio. Abbiamo subito perdite per oltre un miliardo, le squadre non ricavano nulla dal botteghino da 18 mesi e gli incassi degli sponsor sono calati notevolmente. Nonostante tutto abbiamo concluso di campionati. La nostra richiesta è una collaborazione con le istituzioni allo scopo di ottenere un pacchetto di misure fiscali ad hoc”, ha sottolineato Dal Pino.
E sulla capienza: “Il calcio è un settore che attrae l’interesse di 38 milioni di persone. La Lega serie A con tutti i 20 club, la Federcalcio, hanno inviato lettere alle istituzioni per chiedere il ritorno al 100% degli spettatori alle partite. Non vedo il motivo di riaprire al 50%. Siamo orientati sul 100% della capienza“. Ciò, tuttavia, sarà possibile soltanto grazie alla campagna di vaccinazione. “Non è una richiesta folle: spingiamo gli italiani a vaccinarsi visto che finora solo il 45% della popolazione sopra i 12 anni lo ha fatto“, ha concluso il presidente della Lega A.
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