Per Cianci non è un problema di ingaggio? E allora di che si tratta?

Cianci – Strano leggere di problemi di ingaggio? Perchè non è questo il problema?

È vero che il mondo del calcio è un mondo in cui le dichiarazioni lasciano il tempo che trovano, che spesso sono volutamente fuorvianti. Un mondo dove tutto è possibile così come il contrario di tutto.

Ma a tutto c’è un limite. Abbiamo pensato questo leggendo le dichiarazioni di Giovanni Tateo, procuratore di Cianci che ha rilasciato un’intervista a TuttoC.com in cui asserisce  che gli sembra strano come possano esserci in giro voci sulla richiesta onerosa di ingaggio da parte del suo assistito, l’attaccante Cianci: L’incontro con il Palermo per definire il trasferimento di Pietro non è mai avvenuto. Ho sentito il loro direttore Castagnini in qualche occasione abbozzandogli una proposta di contratto che avremmo dovuto discutere di persona, poi mi è giunta una telefonata per rimandare l’incontro a data da destinarsi. Mi sembra strano quindi leggere di problemi d’ingaggio del calciatore se un incontro di persona tra le parti non è ancora avvenuto”.

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E viene anche da sorridere per due ragioni: la prima perché di ingaggio si può anche parlare per telefono e non è necessario incontrarsi di persona Soprattutto dopo che il covid ci ha insegnato come molte attività si possono anche fare a distanza.

La seconda ragione perché risulta tutt’altro alla nostra redazione. Da informazioni da noi raccolte infatti sembra proprio che l’unico vero ed autentico scoglio da superare è la richiesta del giocatore. Che da una parte vorrebbe, legittimamente provare a salire di categoria, dall’altra chiede un ingaggio alto. Ritenuto troppo oneroso e lontano dalla  normale media-contratto di serie C. Insomma se chiedere è lecito rispondere è cortesia, dice un antico saggio…

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