Proviamo a spiegarlo:
Qual è in questo momento la cosa più importante per i tifosi? Conoscere il nome del bomber che dovrebbe aiutare la squadra a tentare il salto di categoria? Come sarà la nuova maglia per la stagione che verrà? Quando ci sarà il sorteggio del calendario del campionato? Contro chi giocherà il Palermo in Coppa la prima gara ufficiale della stagione? No, nulla di tutto ciò. Certo un pizzico, anzi forse qualcosa in più, di curiosità per tutto quello che abbiamo appena scritto c’è certamente. Ma quello che davvero la gente vuole sapere è se e quando potrà fare l’abbonamento per tornare finalmente allo stadio.
In tanti, tantissimi, continuano a chiederci se abbiamo notizie in tal senso e per questo abbiamo deciso di provare a spiegare come stanno le cose per fare un po’ di chiarezza. Le società, tutte nessuna esclusa, pressano da tempo chi governa affinchè si riaprano gli stadi se non al 100% quasi. Di certo l’attuale situazione, con varianti delta e similari che non ci abbandonano, non aiuta in questa direzione. Il governo è orientato, almeno così sembra, a concedere una riapertura degli stadi al 50%. Ma qui vengono i nodi al pettine. La vetustà di tutti gli impianti italiani, fatta eccezione per l’Allianz di Torino, crea dei problemi di non poco conto.
Ovvero, siccome tra un posto e l’altro andrà mantenuta una distanza di un metro, alla fine il 50% che vorrebbero concedere rischia di trasformarsi realmente in un 25/30% di possibile capienza degli stadi. Meglio di niente penseranno in molti. Si e no. Ovvero la domanda è, vale la pena aprire la campagna abbonamenti o meglio pensare eventualmente a vendere i biglietti di partita in partita? In questo momento le società, Palermo in testa, stanno ovviamente pensando prima di tutto proprio alla campagna abbonamenti e a riportare i tifosi allo stadio in maggior numero possibile perché, e lo abbiamo visto, il calcio senza la gente è un altro sport.
Però proprio le varianti delta e similari di cui parlavamo sopra in prospettiva potrebbero creare non pochi problemi. In primis ovviamente per la cosa più importante che è la salute dalla gente ma anche per gli eventuali abbonati e quindi per società. Cosa vogliamo dire? E’ presto spiegato. Se malauguratamente nei prossimi mesi si dovesse andare verso nuove chiusure cosa accadrebbe con gli abbonamenti? Facile direte voi, le società dovranno risarcire gli abbonati. Vero, verissimo, giusto, giustissimo ma forse è proprio anche su questo punto che si sta ragionando prima di decidere di aprire eventualmente, anzi quasi certamente, la campagna abbonamenti. Per fortuna da qui al 29 agosto, giorno di inizio del campionato, c’è un mese e quindi tutto il tempo, non molto a dire il vero, per trovare presto una soluzione che accontenti tutti. In primis la gente che vuole tornare a colorare il Renzo Barbera.
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