Un’anziana ha aspettato l’esito del tampone molecolare per 10 ore chiusa in un’ambulanza. E’ membro della casa di cura in via Ausonia, a Palermo. Tutto è successo al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia. La signora aveva una sospetta frattura del femore ed rimasta in ambulanza dalle ore 9:30 alle ore 19:30, non aiutata certamente dalle temperature infuocate di questi giorni.
I medici dell’ospedale, hanno espresso tutto il loro rammarico dopo l’accaduto e hanno spiegato il motivo dell’incidente: “Queste sono situazioni che creano profondo rammarico a noi per primi. Ci sono tante cose che si possono fare come creare un triage esterno, o realizzare una zona dove accogliere le ambulanze senza lasciarle davanti al piazzale, ma soprattutto aprire i posti in reparto per decongestionare il pronto soccorso. Purtroppo la donna è rimasta in ambulanza perché manca un’area grigia dove attendere l’esito del tampone”.
I disagi di queste settimane, possono spiegarsi con lo scoppio della pandemia e con la trasformazione dei pronto soccorso del “Cervello” e di Partinico in reparti Covid. Il pronto soccorso dell’Ospedale Villa Sofia, è rimasto in questo modo l’unico punto di riferimento per l’area occidentale della città.
Nel frattempo, è arrivata la replica dell’azienda sanitaria Villa Sofia: “A causa della presenza di pazienti di cui si è avuto riscontro di tampone positivo è possibile che l’anziana paziente abbia atteso più a lungo all’interno dell’ambulanza, al fine di consentire le operazioni di sanificazione dell’area grigia”.
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